ROMA. Il Consiglio dei ministri ha varato il Piano per il Sud, che conterà su risorse per 80 miliardi di euro e punterà sulle infrastrutture, sulla fiscalità di vantaggio e sulla Banca del Mezzogiorno.
Il piano dovrebbe essere articolato in un documento e due decreti, uno ministeriale e uno legislativo. Martedì Poste e Bcc formalizzeranno l’offerta di acquisto di Mediocredito Centrale per dare corpo alla Banca del Mezzogiorno. La banca del Mezzogiorno “opererà come istituzione finanziaria di secondo livello attraverso una rete di banche sulo territorio che diverranno socie e la rete degli sportelli di Poste italiane”.Lo si legge nel piano per il Sud. Ildocumento dà anche il via libera alla “ricognizione degli interventi infrastrutturali da realizzare e riguardanti le strutture sanitarie e assistenziali, scolastice, nonché la rete stradale, autostradale e ferroviaria, la rete fognaria, la rete idrica, elettrica e di trasporto e di distribuzione del gas, le strutture portuali e aeroportuali”.
BERLUSCONI: “DOPO IL SUD, ALTRERIFORME”.“Abbiamo fatto un Cdm e un Cipe e abbiamo dato il via a quello che è il terzo punto dei 5 su cui abbiamo ottenuto una vasta maggioranza alla Camera”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi.”Il primo è stato il federalismo fiscale, il secondo il piano sulla sicurezza, il terzo è appunto il piano per il Sud, la settimana prossima approveremo la riforma giustizia e stiamo lavorando con tutti i tavoli tecnici alla riforma tributaria”, ha aggiunto.
RIFIUTI E TERREMOTO: “MEDIA CRIMINALI”. “E’ una cosa ingenua, abbietta e criminale ciò che i media fanno così come l’opposizione che critica infondatamente quanto fatto da uomini dello Stato e della Protezione civile. Tutto dovremmo condannarlo e gli autori si devono vergognare”. Lo ha affermato il premier , nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi a proposito di quanto fatto dal governo per i rifiuti a Napoli e del terremoto in Abruzzo.
LOTTA ALLA MAFIA. Liberare il Sud e la sua economia” dalla pressione della criminalità.Al ministero dell’Interno, diretto da Roberto Maroni, e a quello della Giustizia, guidato da Angelino Alfano, verranno affidateproprio a questo fine “deleghe specifiche per contrastare l’azione della criminalità organizzata nel Mezzogiorno”.