Wikileaks, rifiuti, Finmeccanica, Pompei: “Strategia contro l’Italia”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA.“E’ una cosa abietta,indegna, criminale e anti-italiana” quella che per Silvio Berlusconifanno i media nazionali, “screditando il Paese”. Ma il suo governo va oltre.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini denuncia una”strategia”mirata a colpire l’immagine dell’Italia a livello internazionale. Dalla questione rifiuti al crollo di Pompei, al post-terremoto in Abruzzo, fino alle accuse a Finmeccanica e alle indiscrezioni di Wikileaks. Strategia che coinvolgerebbe una parte della stampa e della sinistra.

Sull’inchiesta che coinvolgeFinmeccanica,il premier ha commentato: “Mi auguro che queste indagini portino a nulla, come sono convinto che sia. Sarebbe suicida che un Paese proceda contro chi costituisce la forza del Paese”. Parla dei rifiuti di Napoli come del post-terremoto in Abruzzo finiti nel tritacarne dei media: “Erano due situazioni in cui il governo ha dato straordinaria prova di capacità, ma i giornali dell’opposizione e le tv dell’opposizione si sono esercitate nella distruzione di quanto fatto”.

Ma in poco tempo arriva la precisazione: “Mai parlato di complotti”, dice il ministro Frattini, che aveva denunciato questa situazione parlando in Consiglio dei ministri. L’attesa adesso è tutta per i documenti che pubblicherà nelle prossime ore Wikileaks: circa 2,7 milioni di mail che il dipartimento di Stato americano ha scambiato con varie sedi diplomatiche nel mondo. Alcune carte, ha detto Frattini, riguarderanno l’Italia: “Ho parlato con il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, che mi ha anticipato che ci saranno documenti di scenario che riguarderanno anche l’Italia ma i contenuti non sono anticipabili”, ha indicato il ministro. “Si tratta di migliaia e migliaia di documenti classificati che gli Stati Uniti non commenteranno, come loro abitudine. Mi è stato detto che il responsabile di questa fuga di notizie è stato arrestato”, ha concluso il capo della diplomazia italiana.

Dunque, la tesi del “complotto internazionale” dura poche ore con il dietrofront di Frattini. Molti lo hanno ritenuto un tentativo di limitare l’impatto di notizie scottanti che potrebbero venir fuori in questi giorni, soprattutto con Wikileaks, e scaricareall’esterno alcune responsabilità.

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