SANTARPINO. Continua la polemica sullindennità del sindaco Eugenio Di Santo, con il Pd che replica al segretario dellUdc Cesario Bortone.
Dobbiamo essere grati al segretario dell’Udc e amministratore dell’Eco-Atellana multiservizi, Cesario Bortone, per il suo intervento. Egli ci offre un aiuto insperato e ci auguriamo che lo voglia portare fino in fondo. Le nostre proposte già esistono, si tratta solo di portarle in Consiglio. Una riguarda appunto la presunta rinuncia dell’indennità da parte del sindaco mai avvenuta, come sottolinea lo stesso Bortone. Il sindaco, infatti, devolve sicuramente ma non rinuncia. Ecco, allora, facciamo diventare concreta la rinuncia, incameriamo le risorse nel bilancio comunale e lasciamo che l’assistenza ai bisognosi la facciano gli uffici comunali. In quanto alle cifre è lo stesso Bortone a confermarle: 1500 al mese per 12 fanno 18mila euro e per 60 mesi fanno 90mila euro. Non cambia di molto la cifra da noi denunciata e non cambia soprattutto la sostanza delle cose. Non senza dimenticare il valore prodotto dai generi del Banco alimentare. Ecco cosa succede a chi per non mettere a rischio la propria indennità è costretto a scrivere contro la verità. E visto che Bortone si dichiara disponibile sulle cose concrete, ci aiuti a far portare in consiglio comunale la proposta sull’anagrafe degli eletti in modo da renderla completamente trasparente come labbiamo proposta noi, senza nascondere, come vuole fare la maggioranza, una parte dei redditi degli eletti e soprattutto senza occultare la parte relativa all’evasione e all’elusione fiscale degli eletti, ai quali si chiede di denunciare quanto pagano annualmente al fisco. E, per favore, lasciamo da parte la gelosia e l’invidia, quella non appartiene sicuramente a noi, cosi come la generosità cantata ai quattro venti. A Bortone, che pensiamo sia un credente come il sindaco, ricordiamo cosa scrive Matteo l’apostolo: quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te per essere lodato dalla gente. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto.