SANT’ARPINO. La Rassegna PulciNellaMente dedica la tredicesima edizione alla memoria del Maestro Mario Monicelli.
La decisone è giunta al termine di una riunione straordinaria della direzione artistico- organizzativa dell’evento, considerato tra i più importanti appuntamenti di Teatro – Scuola in Italia. Al regista viareggino, invero, gli ideatori e promotori della rassegna, Elpidio Iorio, Antonio Iavazzo e Carmela Barbato nel corso della XIII edizione (in programma dal 29 aprile all8 maggio 2011), , avrebbero dovuto consegnare il Premio alla Carriera. Un riconoscimento di grande prestigio se si considera che in passato è già stato attribuito, tra gli altri, a Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Andrea Camilleri, Giancarlo Giannini, Lele Luzzati, Michele Placido.
La morte sopraggiunta ha, dunque, repentinamente costretto gli organizzatori a variare i programmi istituendo un Premio Speciale in memoria del padre della Commedia allItaliana. Purtroppo le circostanze della vita dichiarano Iorio, Iavazzo e Barbato ci hanno impedito di avere fra di noi il Maestro Monicelli. Da tempo avevamo avviato contatti con lui che subito aveva avvertito simpatia per PulciNellaMente. A lui incuriosiva molto la nostra terra, quella della Fabulae Atellanae che molto avevano in comune con il grande genere inventato dallo stesso maestro Monicelli: la Commedia allItaliana. Così come Maccus e altri personaggi della farsa atellana oltre 2000 anni fa burlavano e deridevano i potenti di turno, allo stesso modo Monicelli ha raccontato e descritto senza pari lItalia viscerale, quella del popolo, che soprattutto nel dopoguerra e durante il boom economico cercava di andare avanti fra burla e astuzia, fame e insperata, e momentanea, ricchezza. Il tutto – proseguono Iorio, Iavazzo e Barbato – allinsegna di una comicità insuperabile che sapeva al tempo stesso far riflettere e divertire, senza dimenticare quel tratto di umanità che è tipico del popolo italiano. Maschere come quelle dei protagonisti de I soliti Ignoti, del Marchese del Grillo, dellArmata Brancaleone, di Amci Miei e via discorrendo sono entrate, giustamente, nellimmaginario collettivo e sono destinate a sopravvivere al proprio padre”.
L’anno scorso un analogo premio fu istituito in onore di Alda Merini, anche lei simpatizzante della rassegna che si tiene tra Napoli e Caserta. “Come evento dedicato alle giovani generazioni – concludono Iorio, Iavazzo e Barbato – di anno in anno ci proponiamo di tramandare, nel nostro piccolo, lopera, l’ingegno, la cultura di Uomini che ci hanno fatto emozionare, sognare, ridere, riflettere, crescere servendosi unicamente dell’Arte e dello Spettacolo.