AVERSA. Sarà uninterrogazione indirizzata al primo cittadino a chiarire il perché dellapertura alluso pubblico dellarea standard comunale attrezzata di via Luca Giordano e della mancata, contemporanea, apertura dellarea gemella di via Atellana.
A proporla sarà il consigliere comunale di Futuro e Libertà Rosario Capasso. Le due aree realizzate impegnando per ciascuna oltre 250mila euro concessi al comune nellambito del programma Urban Italia sono complete da anni eppure una si apre e laltra no, esemplificando in maniera evidente la cattiva gestione dei fondi Urban esordisce lesponente politico.
Considerando che la mancata apertura ricorda Capasso era ufficialmente legata principalmente alle difficoltà incontrate dallamministrazione a trovare chi potesse gestire le strutture o semplicemente chi potesse assicurare lapertura e la chiusura dei cancelli daccesso. Considerando continua che per quella di via Giordano il problema è stato risolto incaricando del compito un Lsu. Considerando, infine, che mentre questa struttura è completamente priva di arredo urbano e che i servizi igienici realizzati nei due manufatti presenti nel complesso sono chiusi, di conseguenza sono inutilizzabili, mentre la struttura di via Atellana è dotata di tutto, compreso un sistema di videosorveglianza, non si comprende il perché sia stata dato il via libera allapertura della prima e non della seconda.
Cè poi da segnalare aggiunge lesponente di Futuro e Libertà che, pur essendo ufficialmente chiusa, la struttura di via Atellana, come dimostrano anche dei video pubblicati da Pupia, è in realtà aperta al pubblico da sempre, perché il cancello daccesso non mai stato chiuso. Cosicché viene normalmente utilizzata sia da chi ama effettuare footing sia da chi porta a spasso cani padronali. Sarebbe il caso sottolinea di chiarire il vero perché non si sia stata aperta prima di sabato la struttura di via Giordano e perché ancora non si apre quella di via Atellana. E non si adduca a motivazione il solito ritardo dellEnel conclude Capasso dal momento che a fine ottobre lassessore ai lavori pubblici affermò che quel problema era stato risolto.
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