Diocesi, verso l’interim di Farina in attesa del nuovo vescovo

di Nicola Rosselli

Mario MilanoAVERSA. Potrebbe essere il vescovo di Caserta Pietro Farina a reggere le sorti della diocesi aversana a seguito delle dimissioni dell’arcivescovo Mario Milano.

Secondo indiscrezioni, infatti, il pastore del capoluogo dovrebbe ricevere l’interim della diocesi dal primo gennaio prossimo fino a quando non sarà nominato il nuovo vescovo di Aversa. Una decisione resasi necessaria dopo che monsignor Milano ha lasciato l’incarico in anticipo per motivi di salute, rendendo pubblica la notizia in occasione del ritiro mensile dei sacerdoti della diocesi aversana. Monsignor Milano sarebbe dovuto andar via per raggiunti limiti di età, 75 anni, nel mese di aprile del prossimo anno.

Tuttavia, per molti i 12 anni di presenza di monsignor Milano in città non lasciano una traccia particolare sia ad Aversa che nella Diocesi. Il pastore è stato più volte criticato per la sua assenza di fronte ad una città in degrado, limitandosi ad uscite nello stretto ambito religioso. Alla ribalta della cronaca è salito due volte. Una prima per non aver vietato che un circolo cattolico di San Cipriano fosse dedicato alla memoria di un personaggio in odore di camorra e una seconda, questa più eclatante, per non aver speso una parola a favore del piccolo di Villa Literno oggetto di attenzioni particolari da parte del suo professore di religione che è stato addirittura condannato per violenza carnale e pedofilia. Da ogni parte si attendeva una parola di conforto, al di là della colpevolezza o meno (accertata giudizialmente) del sacerdote, per la famiglia del ragazzino. Invece, tutti ricordiamo un silenzio assordante che non fa onore alla Chiesa. Senza dimenticare la famosa frase, balzata alla cronaca nazionale, sugli omosessuali, definiti “povere persone affette da patologie”.

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