Fuori S.Anna, quando la tradizione si “impone”

di Antonio Arduino

Piazza Fuori Sant’AnnaAVERSA. Piazza Fuori Sant’Anna, ovvero quando la tradizione popolare cancella la toponomastica ufficiale. Succede in piazza Magenta, una piazza frequentatissima della città in cui hanno sede il centro di salute mentale, …

…il liceo artistico, il Banco di Napoli, uno tra i primi istituti di credito sbarcati ad Aversa e a due passi l’ex sede del deposito delle Tranvie Provinciali oggi sostituita del nuovissimo ed ancora da inaugurare edificio dello Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap).

Alla piazza, come alle tante strade della zona, era stato attribuito un nome caro alla storia d’Italia per ricordare la seconda guerra d’Indipendenza, quello della battaglia di Magenta (poco più in la c’è via Solferino in ricordo della omonima battaglia avvenuta nello stesso periodo). Nome riportato regolarmente nelle tabelle topografiche in rilievo, installate in molti punti della città. Nome che non c’è più, cancellato dalla tradizione. Perché ora la piazza ha il nome di Fuori Sant’Anna.

Un nome nuovo di zecca, come dimostrano le tabelle in marmo applicate ai due della piazza che però è ben conosciuto dagli aversani per tradizione popolare. Già perché, in pratica, è stata la tradizione ad imporlo dato che, da sempre, ad Aversa basta dire fuori sant’Anna per capire dov’è la sede dell’istituto per Geometri (ora sede del liceo artistico), della banca, della farmacia e di quanto altro c’è nella affollatissima piazza che ospita anche la chiesa – edificata nel XIV secolo – dedicata a Sant’Anna, una santa amatissima dagli aversani. E proprio da questa santa arriva la denominazione oggi data alla piazza in cui, vale la pena ricordare, sorgeva uno dei tanti conventi presenti ad Aversa dedicato, appunto, Sant’Anna.

Un convento che, però, era particolare, perché edificato nel 1708 per volontà di un nobile aversano che trasformò la sua abitazione in convento-rifugio per le donne nubili della città, donandolo poi alla Curia a patto che non diventasse mai di clausura. Da quella data la zona, che era fuori le mura di cinta di Aversa, diventata piazza a seguito dell’espansione edilizia, fu conosciuta come “fuori Sant’Anna”. Un modo di indicare che ora è entrato nella toponomastica ufficiale.

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