Liotto: “Il sogno” di Veronica De Laurentiis

di Redazione

Dino e Veronica De LaurentiisAVERSA. Veronica De Laurentiis, che in primavera sarà di nuovo ad Aversa, attraverso il presidente dell’associazione New Dreams, Donato Liotto, racconta il suo “sogno”.

“Dalle sue parole – dice Liotto – avrete modo di conoscere meglio Veronica e la sua grande sensibilità. Il suo è un messaggio d’amore, fatto da una figlia verso il proprio genitore, affinché tutti possiamo ricordarci dell’importanza dei genitori e restargli sempre accanto, soprattutto in questi giorni di festa. Veronica porge all’intera cittadinanza il suo augurio di buon Natale e di un nuovo anno prospero e ricco di gioia. Il suo è un pensiero per chi ha perso i genitori. Ma soprattutto per chi ancora c’è l’ha”.

“Vorrei raccontare a tutti il sogno che ho fatto a Los Angeles, poco dopo la morte di papà. Ho visto papà camminare verso di me in un viale fiancheggiato da alberi in fiore…era tutto vestito di bianco, giovane e bello..sorrideva. ‘Veronica, questoè solo l’inizio’, mi ha detto. L’ho abbracciato forte…e poi gli ho detto – ‘Ciao papà ti amo tanto’. Ciao ad un grande uomo, un uomo che dopo una caduta, si è sempre rialzato pronto a scalare vette ancora più alte. Un uomo che ha sempre seguito il suo istinto, la sua passione, ed è sempre andato per la sua strada. Grazie papà per avermi insegnato a non arrendermi mai, ad apprezzare le piccole cose. Soprattutto, a fare tutto con amore. Sarai sempre nel mio cuore ed un angelo al mio fianco. Ciao papà ti amo tanto….’. Questo è il sogno che ho condiviso con tutti sia al funerale di Los Angeles che alla cerimonia nella Basilica di San Sebastiano, la chiesa della mia infanzia, e la chiesa in cui abbiamo salutato mamma dopo la sua morte vent’anni fa.

Quello che non ho condiviso sono gli eventi accaduti qualche giorno dopo la sua morte nella mia casa di Los Angeles. Mio padreè venuto a trovarmi tre volte. La prima volta era mattina presto. E dopo aver trovato la mia foto preferita. E’ da quattordici anni che lo bacio, e dopo aver acceso una candela ed aver pianto è avvenuto il primo contatto. Sono andata in camera da letto a fare yoga, come faccio tutte le mattine, ho acceso la televisione per ascoltare le notizie, ho chiesto a papà di aiutarmi ad essere più coraggiosa nelle mie decisioni, a credere sempre che la vita mi darà quello che mi spetta e ho detto ‘Papà aiutami’. Ed in quel preciso istante la televisione si è spenta, le luci sono rimaste accese, dopo tre secondi la televisione si è riaccesa da sola. Mio padre mi aveva risposto. La seconda volta era sempre mattina. Appena sveglia ho acceso la candela di fronte alla foto. Mio marito Ivan si stava vestendo, gli ho chiesto di provare il golf di papà che avevo preso per lui due giorni prima dall’armadio di papà. Nel momento in cui Ivan si è infilato il golf tutte le luci di casa si sono spente appena egli ha accennato a toglierselo, le luci si sono riaccese. Mio padre era venuto a trovarci di nuovo. Anche la terza volta era di mattina, appena sveglia, ho acceso la candela di fronte alla foto. Dopo aver finito il suo esercizio Ivan ha spento il treadmill e la radio. E` una radio speciale, la vecchia radio di mio fratello Federico, che non sono mai riuscita a dar via. Mi stavo vestendo e Blanca ( la cameriera), che è con me da anni, ha bussato alla porta e mi ha detto che mentre puliva il piano di sopra ha sentito la radio ad alto volume ed è scesa per vedere se Ivan era ancora sul treadmill. Quando è scesa non lo ha trovato. Dopo qualche istante la radio si è spenta da sola. Mio padre era venuto di nuovo a trovarci”.

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