AVERSA. Rischio chiusura del punto nascita presso il reparto di pediatria allospedale San Giuseppe Moscati di Aversa.
Il turno della notte appena trascorsa è stato fatto addirittura dal primario (ad interim tra Aversa e Santa Maria Capua Vetere) Luigi Cantelli per mancanza di medici, a causa di defezioni varie e malattie dei medici addetti. Accanto ad una criticità generale in seno al nosocomio normanno, per pediatria si deve evidenziare che sono solo sei i medici in servizio divisi su tre turni, con un medico distaccato a Sessa Aurunca, uno trasferito a Caserta a seguito di un avviso pubblico ed un terzo in malattia. Ieri mattina il responsabile della struttura aversana Tattavitto aveva dichiarato di aver risolto il problema con lo spostamento di una dottoressa sammaritana ad Aversa. A parte che fino a ieri sera la collega non aveva ricevuto alcuna comunicazione, affermano dal reparto di pediatria i medici superstiti si tratta solo di eludere il problema, visto che questi trasferimenti durano solo qualche giorno. Il problema reale è quello del collega presente a Sessa Aurunca. A noi sembra più logico che un collega in organico ad Aversa, dove cè una emergenza, vi rimanga e il sostituto per Sessa venga trovato da altra parte, tipo Santa Maria, come si vuole fare con noi, evitando assurde triangolazioni che sembrano privilegiare interessi di singoli a fronte della collettività.
Gli stessi medici in servizio ad Aversa evidenziano come la verità è unaltra: al Moscati si lavora al reparto di pediatria. Il nostro pronto soccorso effettua più interventi pediatrici di tutti gli altri ospedali della provincia di Caserta messi assieme. Inoltre, in questi giorni particolari, che registrano lassenza dei pediatri di base, il ricorso allospedale è ancora più frequente. In questo scenario, noi, che eravamo oltre quindici, siamo scesi a sette, otto medici. Una situazione che non può andare avanti e che è frutto della perdita di vista degli interessi reali della collettività.