Stipendi arretrati, protestano gli operatori ecologici

di Antonio Arduino

 AVERSA. A meno di soluzioni conseguenti agli incontri in atto mentre scriviamo tra operatori ecologici e responsabili comunali del settore, Aversa potrebbe rischiare il mancato prelievo di rifiuti a Capodanno, proprio come succede a Napoli.

Un improvviso sciopero degli addetti mercoledì mattina ha bloccato le operazioni di prelievo e la città si è ritrovata di nuovo piena di sacchetti di spazzatura quasi fossero ornamenti natalizi.

“Al momento non siamo in grado di dire se e quando la situazione si normalizzerà, perché – dicono gli operatori che abbiamo incontrato nella sede della Senesi di via Perugia – l’azione di sciopero è conseguenza del mancato pagamento di quanto ci è dovuto dalla vecchia gestione. Ci riferiamo a stipendi dovuti da mesi e alla tredicesima mensilità arretrata che avremmo dovuto ricevere entro il 15 settembre in base ad accordi presi in prefettura dai sindacati”.

“In pratica – osservano – siamo nella stessa, identica situazione denunciata nei primi giorni di dicembre quando occupammo la sala consiliare comunale”. Dunque ancora una volta il mancato pagamento delle spettanze dovute agli ex operatori del Consorzio Unico è responsabile della nuova emergenza rifiuti che potrebbe interessare Aversa proprio negli ultimi giorni dell’anno e forse nei primi del 2011.

“Purtroppo le cose stanno così. La colpa è tutta della vecchia gestione del servizio, perché – precisano gli operatori – l’Amministrazione comunale di Aversa ha fatto tutto quanto doveva anticipando in una unica soluzione anche somme che avrebbe dovuto versare a rate”. Infatti, dopo la protesta dello scorso 6 dicembre, l’ente locale ha erogato ben 900mila euro per avviare a soluzione definitiva una vicenda che si presenta con regolarità impressionante ad ogni fine mese.

Ma a quanto pare non è bastato. Dunque, se la questione non venisse risolta dalle “trattative”, in corso mentre scriviamo, per gli aversani al danno di vivere gli ultimi giorno del 2010 e forse i primi del 2011 in una città piena di spazzatura si aggiungerebbe la beffa di avere anticipato denaro per pagare debiti contratti da altri, vale a dire i comuni insolventi, aderenti all’ex Consorzio senza ottenerne alcun vantaggio.

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