CASERTA. I carabinieri del comando provinciale di Caserta, agli ordini del colonnello Crescenzo Nardone, hanno fatto luce sulla strage di camorra avvenuta a Marcianise il 9 aprile 1998 quando furono uccisi tre presunti affiliati al clan dei Piccolo, nell’ambito della faida con la famiglia rivale dei Belforte.
Quattro persone ritenute affiliate ai Belforte (detti anche “Mazzacane”) e Piccolo di Marcianise (Caserta) e al clan Egizio attivo a Casalnuovo (Napoli), sono state arrestate dai militari, coordinati dalla Dda partenopea, con l’accusa di omicidio plurimo, associazione mafiosa e detenzione illegali di armi. Si tratta di Salvatore Belforte, Michele Cirella, Roberto Vicale ed Achille Piccolo. Nellagguato di via San Martino morirono Elpidio Gravante, 39 anni, di Portico; Giuseppe De Crescenzo, 21 anni, di Castel Volturno; Aniello Cirella, 35 anni, di Cardito. I primi due erano legati al clan Piccolo mentre Cirella ai Belforte.
Per colpire il clan Piccolo, che da quel momento in poi vide ridimensionate le proprie aspettative di comando, si allearono tre cosche del casertano e del napoletano: i Belforte, gli Egizio-Cirella ed i De Sena. La decisione di alcuni affiliati di diventare collaboratori di giustizia ha consentito agli investigatori di ricostruire dinamica e movente dell’agguato dopo dodici anni. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Antonella Terzi su richiesta dei pm Vincenzo D’Onofrio, Raffaello Falcone e Francesco Valentini.