CASERTA.E’ la fine per l’amministrazione di centrosinistra al Comune di Caserta guidata dal sindaco Nicodemo Petteruti. Con 23 voti, ma ne bastavano 21, è passata in Consiglio la mozione di sfiducia.
Il sindaco aveva dato le sue dimissioni a inizio dicembre, ma aveva la possibilità di ritirarle entro gennaio. La votazione avvenuta giovedì mattina in Assise, però, ha anticipato lo scioglimento del Consiglio. Una crisi maturata all’interno del Pd, dal cui gruppo consiliare mercoledì si era dimesso l’ex assessore provinciale Franco Capobianco.
La votazione si è conclusa con 23 voti a favore, uno contro (il presidente del consiglio Arturo Di Paolo), mentre non hanno votato i restanti componenti della ormai ex maggioranza, compreso il sindaco. Determinanti i voti dei consiglieri socialisti guidati da Pasquale Corvino e del dipietrista Emilio Melorio.
Quello del capoluogo di Terra di Lavoro non è il primo Consiglio che decade in questo periodo natalizio: mercoledì sera a Santa Maria Capua Vetere, altro importante comune casertano, 16 consiglieri su 30, tra maggioranza e opposizione, hanno decretato lo scioglimento dell’amministrazione targata Giudicianni. Si attende, dunque, il commissariamento da parte della prefettura e il ritorno alle urne nella prossima primavera.