NAPOLI. Un gruppo di circa 150 manifestanti ha bloccato la scorsa notte gli autocompattatori in colonna fuorialla discarica di Chiaianoche siapprestavano a sversare i rifiuti raccolti dalle strade di Napoli.
Poco distante, in via Santa Maria a Cubito, un gruppo di persone giovani con volto coperto da sciarpe e cappellini ha accerchiato nove mezzi di Asia, la società che gestisce il servizio di raccolta, partecipata totale del Comune, per poi compiere atti vandalici: sgonfiati i pneumatici di alcuni e infranti i vetri delle cabine in altri. Di questi mezzi, solocinque sono riusciti a sversare assieme al resto della colonna. Subito dopo gli atti di vandalismo, infatti, i manifestanti si sono dispersi.
TORNA L’ESERCITO. Per la seconda volta nel giro di qualche anno, l’esercito interviene a Napoli per consentire lo smaltimento della spazzatura giacente per le strade di Napoli, che ha toccato la quota-record di 1500 tonnellate, in concomitanza con l’arresto festivo degli impianti di raccolta e smaltimento. L’intervento dei soldati è avvenuto nella zona fra via don Bosco e viale Umberto Maddalena, a ridosso dell’aeroporto di Capodichino. La quantità raccolta è stata di circa 50 tonnellate . Domenica, in via straordinaria, si erano resi operativi per qualche ora gli “stir”, e una ventina di autocompattatori. Oggi, la raccolta dovrebbe tornare all’ordinario.
14MILA TONNELLATE A TERRA NELL’HINTERLAND. Oltre alla città di Napoli, si stimano altre 14mila tonnellate a terra nei comuni della provincia.
CALDORO: “TRE ANNI PER USCIRE DALLA CRISI”. ”Ha fallito chi ha gestito e non risolto la crisi per vent’anni. Il centrosinistra farebbe bene a non parlare e a dare una mano per lavorare e risolvere i problemi”. Lo dice, in una intervista a Repubblica, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, sottolineando di essere stato ”il primo a dire che completeremo il programma del ciclo integrato dei rifiuti tra tre anni, ma dobbiamo ringraziare Berlusconi e il governo per essere intervenuti con un’attività di supplenza assieme a Bertolaso e alla Protezione Civile”. ”Non ci sono complotti, ma la crisi nasce dal Comune di Napoli e dalla sua società di gestione – prosegue il governatore – a Napoli e provinciaè la società comunale Asia a gestire quasi tutto, dalla raccolta in città alla gestione di discariche e di impianti Stir. I risultati dicono che l’azienda non ha la struttura per fare tutto ed è lì il nodo, è lì che si blocca ogni volta qualcosa. Ci sono dirigenti capaci, certo, ma la crisi nasce in Asia”. La Regioneè intervenuta con ”la riorganizzazione dei flussi extra provinciali e con gli accordi extra regionali tra cui quelli con la Puglia ed Emilia”. Però, ”in quattro province su cinque – ricorda – c’è una sostanziale autonomia” mentre ”a Napoli nonostante i nostri finanziamenti, c’è invece difficoltà nella raccolta oltre a una bassa differenziata. Eppure il Comune ha già avuto due milioni di euro e ne avrà altri quattro e mezzo nel 2011”. Quanto alla camorra, ”non abbiamo prove, ma non c’è dubbio – dice – che ogni volta in cui il sistema va verso la messa a regime c’è qualcosa che blocca tutto: il condizionamento dunque c’è, esiste, non va nascosto”.