NAPOLI.Il governatore campano Stefano Caldoro, nel rivendicare quanto sta facendo la Regione, “oltre le proprie competenze”, per la risoluzione del problema rifiuti,chiama in causa il Comune di Napoli.
“Stamattina – ha detto Caldoro, a margine di una visita allo stabilimento di Atitech – ho sentito l’amministrazione comunale, mi hanno chiesto un incontro. Noi abbiamo dato un aiuto che va oltre le nostre responsabilità per aiutare il Comune di Napoli e altri Comuni. Com’è noto le responsabilità sui rifiuti sono per il 95 per cento in testa ai Comuni e per una piccola parte alle Province, per quanto concerne la realizzazione degli impianti”. “Non nascondo la difficoltà di amministrare Napoli, ma – ha aggiunto Caldoro – certi problemi li risolvono i sindaci. A Milano li risolve il sindaco Moratti”.
Il governatore campano ha ricordato cosa c’è all’origine dell’ennesima crisi: “Abbiamo delle difficoltà legate a un deficit strutturale, mancano gli impianti, non si è mai fatta la differenziata, si è sbagliato nel passato. Come Regione stiamo garantendo qualcosa di straordinario, il conferimento dei rifiuti ad altre Province e ad altre Regioni, da stasera si parte con la Puglia. Poi, però – ha sottolineato – succedono cose strane, come quando diamo la disponibilità di uscita per alcuni Comuni di molte tonnellate in più e poi scopriamo la sera che il Comune non è stato in grado di garantire il servizio per mancanza di personale. Qualche giorno fa, per esempio, c’è stata la partita del Napoli ed è stata una brutta giornata perchè c’è stato un problema di autisti ai quali non dò la colpa perchè, insieme al personale dell’Asia stanno facendo un gran lavoro. C’è però un problema di organizzazione”. “Se hai la possibilità di smaltire 500 tonnellate in più e non ne approfitti è una cosa seria. – ha concluso Caldoro – Dobbiamo riorganizzare il sistema e ognuno deve guardare in casa propria”.
La replica del sindaco Rosa Russo Iervolino non si fa attendere: “Vedo purtroppo che il presidente della Regione, a differenza mia, continua a preferire la polemica politica alla sinergia istituzionale per un lavoro costruttivo. Non gli chiedo certo di risolvere i problemi di Napoli, ma di esercitare il potere-dovere che, ad esempio, gli attribuisce l’articolo 191 del Codice dell’Ambiente, secondo il quale compete al presidente della Regione la programmazione e distribuzione dei rifiuti tra i vari impianti di trattamento e smaltimento del territorio regionale, anche mediante ordinanze contingibili e urgenti”. “Non è certo il sindaco di Napoli – continua la Iervolino – che può fare il piano regionale delle strutture per accogliere e smaltire i rifiuti: senza tale piano, non solo Napoli, ma tutti gli altri Comuni della provincia non sono in grado di andare avanti anche se attuano la migliore raccolta differenziata possibile. Il presidente Caldoro dovrebbe inoltre sapere che il Comune di Milano è autonomo perchè ha un termovalorizzatore, cosa che Napoli non ha”.