NAPOLI. Parlavano al telefono di bottiglie di vino ma in realtà si riferivano ai soldi prestati a strozzo con tassi usurari che potevano arrivare anche fino al 600% della somma prestata.
I finanzieri della compagnia di Casalnuovo (Napoli) hanno arrestato, al termine di un’articolata indagine, la 60enne C.R. di Pollena Trocchia, nel napoletano, ora ai domiciliari, con l’accusa di usura ed estorsione.
Le indagini sono scattate dopo una denuncia presentata alle Fiamme gialle di Casalnuovo e si sono sviluppate anche attraverso intercettazioni telefoniche. Secondo la Procura di Nola appariva come una insospettabile casalinga con l’unico diversivo del gioco nella sala Bingo. Invece, sostiene il procuratore Paolo Mancuso, “era proprio lei che stringeva gli accordi usurari, era proprio tra una partita e l’altra che quantificava dazioni e restituzioni e applicava interessi ben più elevati rispetto a quelli legali a persone bisognose che cercavano nella sorte una soluzione ai propri problemi finanziari”.
La signora con fare gentile offriva aiuto, si mostrava disponibile ad elargire piccole somme da restituire a fine mese però maggiorate di interessi. Nelle telefonate la donna era accorta nel linguaggio ma in qualche caso, di fronte a inadempienze nei pagamenti, minacciava l’interlocutore di ‘farlo prendere con le catene’.