Contro il Governo e la Riforma Gelmini: studenti casertani in piazza

di Redazione

 CASERTA. In occasione della data di mobilitazione nazionale in concomitanza col voto di sfiducia al governo, anche a Caserta, come in altre quaranta città, sono scesi in piazza circa 500 studenti per opporsi al governo Berlusconi e per rivendicare un’AltraScuola, con un’AltraRiforma e un’AltraItalia.

Gli studenti medi si sono concentrati nei pressi della stazione ferroviaria di Caserta alle ore 9.30 mentre gli studenti universitari nel Polo Scientifico della Sun alle ore 9 presidiando l’ingresso con un “carroarmato” di cartone “a simbolo della distruzione dell’università pubblica e del continuo spreco economico nel finanziare le spese militari”. Gli studenti medi ed universitari si sono poi uniti in corteo riempiendo le strade della città con una manifestazione creativa e partecipata dirigendosi verso la Questura a Piazza Vanvitelli dove si è tenuta un’assemblea di tutti gli studenti in cui si è deciso che “in ogni caso, fiducia o sfiducia verso il Governo, il dissenso verso questa classe politica troppo spesso affarista non si fermerà con le festività natalizie”.

Gli studenti sono scesi in piazza dando sfogo a tutta la loro creatività con scudi raffiguranti copertine dei libri per lanciare “un forte segnale allo stato di polizia, che con scudi e manganelli reprime il dissenso mentre gli studenti scendono in piazza per difendere la cultura armati di scudi e creatività fino al midollo”.

Inoltre, molti studenti hanno coperto il loro capo con una scatola raffigurante un televisore per manifestare “la contrarietà a questo stato che con la televisione cerca ‘pasolinianamente’ di omologare la nostra cultura a quella del regime”. Durante il corteo è stata messa in scena una “marcia funebre” con due bare a simboleggiare l’auspicata “morte della riforma Gelmini e del governo”.

La mobilitazione studentesca è stata lanciata nel casertano dal coordinamento “Terra di Lavoro contro la Crisi” – promosso principalmente dal “Centro Sociale Spartaco”, dal “Laboratorio Sociale Millepiani”, dall’“Unione degli Studenti Caserta”, dal “Movimento Studententesco No Pasaràn” e dal “Collettivo Studentesco di Scienze Politiche”.

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