CASERTA. L´Udc di Caserta, attraverso i commissari cittadini Greco, Casale, Dello Stritto, stigmatizza il recente episodio cha ha visto la chiusura operata dall´amministrazione cittadina a carico di due bar casertani.
Nei giorni scorsi affermano il commercio casertano ha dovuto subire l´ennesimo affronto portatogli dal governo Petteruti. Causa ritardo nel pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico la solerte macchina comunale ha imposto la chiusura dell´attività per due bar ubicati al corso Trieste, fermo restando il principio dell´obbligatorietà e della perentorietà del pagamento dei tributi dovuti colpisce l´indifferenza con cui l´amministrazione cittadina ha imposto la penalità. Essa ha proceduto alla chiusura malgrado l´incontro avuto, nel settembre scorso, con gli esercenti interessati nel quale questi avevano rivendicato la riduzione del tributo causa gli innumerevoli disagi subiti per i continui lavori e per la Ztl. In quella occasione l´amministrazione aveva invitato, purtroppo solo verbalmente, gli esercenti a posticipare il pagamento fino a quando la vicenda non fosse stata definitivamente chiarita. Se non che inaspettatamente, in spregio alla promessa fatta e nella vana attesa di una nuova convocazione, gli interessati si sono visti recapitare l´ordinanza di chiusura per un giorno e la contestuale applicazione della sanzione pari a circa 200 euro. Si rileva, peraltro, che il tributo imposto, per quanto esoso, è certamente poca cosa rispetto al guadagno medio giornaliero di un esercizio in siffatta posizione, non avrebbero cioè avuto alcun interesse a ritardare il pagamento se non ci fosse stata la promessa fatta dall´amministrazione a dirimere la questione. Davvero un bel esempio, concludono dallUdc qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, di come l´amministrazione tutela gli esercenti cittadini, in un periodo, peraltro, in cui la forte crisi non manca certo di riverberarvi i propri effetti.