CASERTA. Mario DAnna ed Enzo Menniti, rispettivamente leader provinciali di Confcommercio e Confesercenti,si chiedono:A cosa serve una mozione di sfiducia a poche settimane dallindizione dei comizi elettorali?.
Una domanda da cui traspare l’auspicio di un ritiro delle dimissioni da parte del sindaco Nicodemo Petteruti.
Ecco il testo di un loro documento:
Non solo da cittadini ma anche da rappresentanti di una delle categorie più danneggiate dalla perdurante crisi economica, ci siamo posti la domanda: perché una ulteriore mozione di sfiducia al Sindaco Petteruti? Quali problemi si risolverebbero con larrivo di un commissario prefettizio a pochi giorni ormai dalla convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo dell Amministrazione comunale?
Non entriamo nel merito, non esprimiamo ora un giudizio sullattività dellAmministrazione Petteruti. Lo faremo con estrema chiarezza il giorno in cui dovremo incontrarci con le forze politiche per esaminare i programmi elettorali. Oggi non serve a nulla. Avremmo gradito un esame puntuale delle cose fatte ed ancor di più di quelle da fare per ridare ossigeno ad una Città ormai asfittica. A minori risorse si contrappongono maggiori esigenze per alleviare le difficoltà sempre maggiori di una popolazione che non vede migliorare le prospettive di vita.
Cosa dovrebbe fare oggi un commissario per rispondere alle esigenze di chi vede allontanarsi la possibilità di un aiuto da parte della collettività? A cosa serve scimmiottare il modello nazionale del tutti contro tutti? Mesi di paralisi totale, assoluta mancanza di un confronto di idee già carente, incattivirsi dei rapporti interpersonali. E la storia che, drammaticamente, si ripete.
Al centrodestra di Falco si sostituisce il centrosinistra di Petteruti e sempre la cittadinanza ad attendere che chi ha messo alla gogna il predecessore dimostrasse con i fatti che la propria azione desse risultati migliori. E proprio necessario, oggi, trasferire tutto nelle mani di un Commissario che, con lavvicinarsi delle elezioni, nulla avrebbe da fare se non mettere il motore al minimo dei giri. Che le parti contrapposte usino invece il tempo restante per definire i problemi, comprendere e spiegare con chiarezza se esistono soluzioni praticabili e con quali risorse, disegnare una ipotesi di futuro per questa Città che vede, giorno dopo giorno, una intera generazione trasferire le proprie speranze altrove.
Fra qualche anno ci renderemo conto che una intera generazione, quella dei trentenni con scolarità e professionalità elevate, avrà abbandonato la città. Allora sì che avremo tutti bisogno di un commissario, magari un casertano che oggi sta lasciando la propria terra, poiché non avremo più, se mai la abbiamo avuta, una classe dirigente capace di progettualità al passo con i tempi. Non possiamo permettercelo.
E ora di dire aasta ad un gioco allo sfascio; è ora di dire basta al tutti contro tutti. Primavera è ormai vicina, fuori le idee, confronto con la Città e non riunioni con i clientes sempre disponibili a non comprender nulla ed applaudire tutti.
Pertanto ci aspettiamo che con un moto di responsabilità da parte di ogni componente dellAmministrazione comunale si possa permettere a Caserta di utilizzare questi pochi mesi per intenti a conseguire il bene della città ed il Consiglio comunale ed il sindaco lavorino per tale obiettivo.