CASERTA. Combattere la criminalità organizzata attraverso strategie incentrate sul riutilizzo sociale ed istituzionale dei beni confiscati.
Questo è lobiettivo principale del progetto Sapucca, che vede la Provincia di Caserta come ente promotore e che verrà presentato ufficialmente martedì 7 dicembre alle ore 11,30 con una conferenza stampa in programma a Roma, presso la sala stampa della Camera dei Deputati. Il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, che vengono restituiti alle comunità in cui essi sono allocati, avviene attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti sociali (Enti, associazioni), recependo le loro diverse proposte. La metodologia applicata è, quindi, quella del modello Ricerca-azione, che prevede proprio una forte condivisione con i rappresentanti delle comunità in merito alla destinazione sociale dei beni confiscati. Un metodo, questo, già sperimentato in provincia di Caserta con lOsservatorio provinciale sui beni confiscati.
La Provincia di Caserta è lente promotore di questo progetto e suoi partner sono la Provincia di Catania, la Provincia di Pistoia, lAgenzia Nazionale per lamministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Flare, ovvero il coordinamento europeo delle associazioni Libera, Tecla, lo sportello dellUpi (Unione province italiane) che si occupa dei progetti comunitari. Ci sono anche due partner transnazionali, che sono Cepaca Bulgaria e Csd Bulgaria.
Lobiettivo dellente promotore del progetto (la Provincia di Caserta) è quello di esportare il modello Ricerca-azione per il riutilizzo dei beni confiscati anche nelle province di Catania e Pistoia, mentre la Bulgaria ha interesse ad apprendere tali buone pratiche per poterle poi applicare, realizzando un processo di rinnovamento nel campo della legislazione in materia di procedure di confisca e riutilizzo dei beni frutto di attività criminali. La Provincia di Caserta realizza il progetto Sapucca con il sostegno finanziario della Commissione Europea, che ha valutato la proposta e lha giudicata ammissibile.
Il progetto Sapucca ha spiegato il presidente della Provincia, Domenico Zinzi assume un significato speciale e si inserisce in un percorso di lotta serrata alla criminalità organizzata che vede impegnata la Provincia di Caserta al fianco di magistratura, forze dellordine e associazioni. Sono molto orgoglioso ha aggiunto il presidente che la Provincia di Caserta possa estendere le buone pratiche in materia di riutilizzo dei beni confiscati alle mafie ad altre realtà italiane ed estere.
Con il Progetto Sapucca – ha aggiunto lassessore provinciale ai Rapporti con lUe, Marco Cerreto – si vuole estrinsecare la volontà da parte del nostro assessorato di poter contribuire ad una offensiva di carattere culturale e sociale nei confronti della criminalità organizzata, che vede le istituzioni impegnate come mai prima dora, proprio sul nostro territorio, con il conseguimento di successi senza precedenti. In questottica, per quanto di competenza, anche la Provincia si pone come attore di un progetto unico a livello europeo.