TEHERAN. Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio e coinvolgimento nell’assassinio del marito, non è stata liberata, contrariamente a quanto era trapelato giovedì sera.
La smentita è arrivata dallatelevisione iraniana in inglese PressTv: la 43enne è stata portata nella sua abitazione solo per realizzare un programma, “Iran today”, che sarà trasmesso in serata.
La notizia della liberazione della donna, insieme alfiglio Sajjad Qaderzadeh, all’avvocato Javid Hutan Kian e ai due reporter tedeschi, era stata data giovedì sera dal Comitato internazionale contro la lapidazione, con sede in Germania. Il rappresentante del Comitato in Italia aveva detto che Sakineh e suo figlio, anch’egli arrestato nell’ottobre scorso, erano stati visti nel cortile della loro casa di Oskou, nel nord-ovest dell’Iran. La televisione PressTv aveva effettivamente diffuso fotografie di Sakineh e del figlio nella casa. Dallo stesso comitato era giunta, il 2 novembre scorso, la notizia, poi smentita, dell’impiccagione di Sakineh.
“Contrariamente a una vasta campagna di propaganda da parte dei mezzi di informazione occidentali secondo cui l’assassina Sakkineh Mohammadi-Ashtiani è stata rilasciata, una nostra équipe televisiva, ha concordato con l’autorità giudiziaria di seguire la Ashtiani nella sua abitazione per produrre una ricostruzione video dell’omicidio sulla scena del delitto”, spiega sul suo sito PressTv.