GRICIGNANO. Alla fine ha vinto la fede. Dopo innumerevoli difficoltà ed ingiustificabili ostruzionismi da parte dei “soliti noti”, si è svolta con successo la festa in onore di Santa Lucia. 
Il 13 dicembre, giorno della ricorrenza della martire, il comitato festeggiamenti e una gran folla di fedeli hanno portato la statua lignea della santa, realizzata a Bolzano e benedetta a Pompei, per le strade del paese, accompagnata da una banda musicale.
Centinaia le persone che hanno partecipato alla processione, con la statua caricata a spalla da un gruppo di donne. Ben tre le sante messe celebrate in giornata: quella delle 8.30 dal parroco don Gianfranco Galluccio, delle 17 dal parroco emerito monsignor Nicola Ronza e quella “fuori programma” delle 19 celebrata di nuovo da Galluccio.
Un clima quasi “surreale” dal momento cheuna celebrazione quasi del tutto improvvisata è riuscita alla perfezione. Oltre alla nutrita partecipazione di fedeli, anche dal punto di vista “tecnico”, infatti, non si sono avuti problemi: il bellissimo “trono” di legno, gentilmente realizzato in tempi record dalla falegnameria Di Ronza, col supporto del fabbro Annibale, calzava esattamente con le dimensioni della statua; le “portatrici”, che non avevano mai fatto alcuna prova, hanno portato in spalla la santa con leggiadria e senza avvertire stanchezza durante tutto il percorso che ha toccato corso Umberto, via Roma, via Sant’Antonio Abate, via Santa Lucia, piazza Municipio, fino al ritorno in corso Umberto nella chiesetta intitolata alla santa, di recente ristrutturata, dove si è svolta la santa messa. E ancora: il tempo clemente, il vento gelido fermatosi e alcuni “conservatori”, fino a prima oppostisi alla celebrazione, che si sono fatti un esame di coscienza e hanno partecipato. Dinanzi a questo scenario, qualcuno ha osato dire: “E’ stato l’aiuto di Santa Lucia…”.
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