ROMA. Ma se la consulta bocciasse il legittimo impedimento? “Continuerò a governare”, risponde Silvio Berlusconi, ospite martedì sera a Matrix.
Ma il premier va oltre. Nel caso dovesse andare dinanzi ai magistrati annuncia che si difenderà e, allo stesso tempo, sferrerà un attacco alla magistratura che ritene di parte: “Stavolta – dice il Cavaliere – scenderò direttamente in campo e racconterò a tutti gli italiani qual è la vicenda, chi sono i giudici che se ne occupano e perciò non temo assolutamente questo fatto di giustizia, perchè siccome non ho fatto nulla non penso possa esserci una sentenza negativa mai. Scenderò in campo partecipando ai processi, ma anche andando in televisione e sui giornali e farò vergognare i miei accusatori”.
“IN ITALIA SOVRANITA’ E’ DEI PM DI SINISTRA”. “Nel nostro Paese – ha aggiunto Berlusconi – la sovranità non appartiene al popolo, come dice la Costituzione, ma ai pm della sinistra. Se oggi il Parlamento approva una legge che viene firmata dal capo dello Stato, ma questa non piace ai giudici di sinistra, loro la impugnano e la portano davanti alla Consulta, dove la maggioranza è fatta da magistrati di sinistra nominati dai precedenti capi dello Stato. Quindi, la Consulta abroga una legge voluta dal Parlamento che rappresenta la sovranità popolare”. Il premierinsiste su uno degli argomenti a lui cari: “Da parte di alcuni pm c’è un’associazione per fare qualcosa che non si dovrebbe fare”. E definisce “una cosa drammatica che in un processo ancora in corso un pm, che se ne è vantato ed è stato applaudito, si sia inventato che la corruzione si perfeziona quando si inizia a spendere. Ma la cosa incredibile è che collegi di primo, secondo e in parte di terzo grado abbiano asseverato questa tesi”.
ANTIBERLUSCONISMO. Poi ritiene l’antiberlusconismo “un insieme di odio, calunnie e invidia”.E achi gli chiede quale sia l’attacco che gli fa più male risponde: “Fanno male tutti perchè io cerco di essere rispettoso e premuroso. Penso che non ci possa essere un italiano che possa dire di essere stato danneggiato da me personalmente o dal mio governo. Forse lo possono dire i 6.700 mafiosi che abbiamo arrestato”.
“RAGAZZE CANDIDATE TUTTE LAUREATE E BRAVE”. Berlusconi torna anche sulle polemiche riguardanti le ragazze candidate e sul fatto che alcune di queste siano state invitate alle sue feste: “Questa è veramente un’infamia. – taglia corto il presidente del Consiglio – Come Pdl abbiamo candidato delle ragazze, tutte con una università alle spalle, tutte con 110 e lode di voto e che sono risultate le più brave sia in Europa che nel parlamento italiano, sempre presenti nelle commissioni e in Aula”.
“ELEZIONI SE NON ALLARGHIAMO MAGGIORANZA”. Alla domanda se le elezioni, dopo le parole del presidente Giorgio Napolitano, siano più lontane, avanza qualche dubbio: “Non è proprio così, perchè noi riteniamo di poter allargare questa maggioranza, ma ove non riuscissimo in questa nostra volontà non ci sarebbe che da ritornare dal popolo sovrano con delle elezioni che certamente non farebbero del bene al Paese. Le elezioni però non farebbero bene al paese. Ci sarebbe una campagna elettorale combattiva ed un governo meno decisivo e meno capace di governare”.
“CASINI? NONOSTANTE TUTTO GLI VOGLIO BENE”. L’allargamento di cui parla Berlusconi, però, non sembra preludere a intese con il Terzo Polo. Se il giudizio riguardante Fini è duro, quello su Casini è più cortese ma improntato a un forte scetticismo sulle aperture dei centisti. Si fida di Casini? gli chiede il conduttore di Matrix: “In politica – risponde – è buona regola essere molto prudenti”. “Personalmente – dice ancora Berlusconi di Casini – gli voglio bene. Con lui non ho mai avuto discussioni di cattivo gusto o volgari. Gli ho anche detto: ‘Nonostante tu sia così, ti voglio bene'”. Tra i motivi che gli suggeriscono prudenza nel trattare con Casini, c’è il sospetto che il leader centrista possa rispondere alle sirene della sinistra: “Casini – sostiene il premier – ha pensato di poter svolgere un ruolo analogo a quello di Prodi, e quindi era propenso per un’alleanza con la sinistra. Ma un’alleanza di questo tipo lo penalizzerebbe di molto nei voti. Perderebbe il 70% dei suoi voti, secondo Euromedia”.
BERSANI SCHIZOFRENICO. Sempre di sapore pre-elettorale la polemica contro la sinistra. Pierluigi Bersani viene liquidato come “schizofrenico” per essere “salito sui tetti” e poi aver “difeso i baroni”. Berlusconi ironizza sui leader della sinistra, “tanti capetti che si fanno la guerra uno contro l’altro, e nessuno emerge”.
“VENDOLA? BRAVO, MA NON IN GRADO DI GOVERNARE”. Berlusconi teme Vendola? “E’ affascinante è bravo e colpisce, ma non è in grado di gestire il governo e di rappresentare lItalia, perchè è così come lo vedo”,ha detto il premier. Il conduttore incalza: È per l’orecchino? E il Cavaliere: “No, non c’entra nulla”.
ROTTAMARE IL PDL.Confermando il pensiero già espresso nei giorni precedenti, Berlusconi ha annunciato di voler mettere da parte il Pdl e registrare un nuovo partito, con un nuovo nome e unnuovo marchio, anche per sancire definitivamente il divorzio da Fini e che consenta al centrodestra di trovarsi pronto in caso di ritorno alle urne. “Il Pdl ha fatto il suo tempo, non ha mai avuto l’appeal di Forza Italia, bisogna cambiare anche per intercettare nuovi bacini elettorali”. Ma l’obiettivo è anche mettere da parte la querelle con Fini, co-fondatore del Pdl, che, attraverso Italo Bocchino, ha diffidato Berlusconi dall’utilizzare alle elezioni il nome e il simbolo del Pdl, in “comproprietà” con gli ex An. Una situazione che potrebbe arrivare in tribunale, rischio da evitare, anche perché Futuro e Libertà potrebbe appropriarsi del nome e fare ricorso. “E visto come si sono comportati i giudici in altre occasioni è meglio tutelarsi”, dice Berlusconi, che ha già un nome in mente per il nuovo partito: il nome è composto da una sola parola.
UN PRIMO MINISTRO DONNA. Berlusconi parla anche del futuro: “Non escludo che un giorno in Italia ci possa essere un primo ministro donna”. E spiega che “ottimi leader” ci sono nella sua squadra di governo, anche tra i ministri.
“ORGOGLIOSO DELLA MIA VITA PRIVATA”. “Della mia vita privata sono orgoglioso, lavoro una base di 18 ore al giorno. Se una volta al mese, metto insieme gli amici che vogliono passare una sera con me, è la cosa più normale del mondo”. Berlusconi torna a difendere il suo stile di vita.A chi lo accusa di non controllare le condizioni di sicurezza delle sue feste: “Trovo assurdo chiedere di lasciare fuori i telefonini, ma in casa mia tutti possono filmare tutto, perchè in casa mia non c’è nulla che si compia che sia meno che dignitoso ed elegante”. Il premier cita la serata precedente: “C’era una cena con 150 imprenditori, nella mia futura università a Gelmetto. Dopo uno spettacolo straordinario con il mago Silvan, cantanti famosi fino alle due e mezza, mi hanno fatto la critica che non ci fossero belle ragazze, perchè il bello fa piacere a tutti e non c’è nulla di disdicevole se si invitano persone dell’altra metà del cielo, che portano il sorriso e compiono nulla che non sia meno che decoroso”.
“CASSANO? METTO SOLDI MA NON CONTO NULLA”. Una piccola parentesi calcistica sul neo acquisto del Milan Antonio Cassano. “Sono presidente onorario del Milan: i soldi ce li metto io, ma non conto nulla”, dice. E al conduttore che gli fa notare come spesso abbia sostenuto di non contare nulla, il premier ha risposto: “Questa è la democrazia. Non sono capace di comandare, qualche volta riesco a convincere”.
FINI: “STOP A CONTRAPPOSIZIONI CON BERLUSCONI”. Intanto, Fini raccomanda ai suoi: “Basta con la contrapposizione Fini-Berlusconi, ora cerchiamo di lavorare sul piano dei contenuti e delle proposte concrete”. Nonostante la febbre a 39 e l’aereo che tra poche ore lo aspetta per il Kosovo, il leader di Fli cerca di motivare le truppe di Fli nella cena a FareFuturo per gli auguri natalizi. E’ finita una fase, si deve andare avanti e costruire. E’ così che il presidente della Camera la vede, edè per questo che certo non risponde con toni polemici a Silvio Berlusconi, che ha appena definito ‘incredibile’ il fatto che Fini sia passato dal presentare una mozione di sfiducia al dire oggi che la legislatura deve andare avanti. A chiè smarrito per l’accelerazione brusca verso il terzo polo, Fini spiega che “il polo nuovo nonè un partito e ancora nemmeno un cartello elettorale, ma un coordinamento di parlamentari, tutti provenienti da forze di opposizione, molte delle quali provengono da esperienze di governo con Berlusconi”. “Ora saremo uno stimolo per il governo – afferma Fini – perché l’opinione pubblica ha capito la nostra insofferenza per Berlusconi ma non capirebbe un’opposizione pregiudiziale. La nostra sarà un’opposizione responsabile. A gennaio si riunirà l’assemblea dei parlamentari del Partito di responsabilita’ nazionale e decideremo di volta in volta come agire”. Si volta pagina dunque, nella convinzione che “in Parlamento c’eè una maggioranza risicata e monca di Fli, quindi sbaglia chi crede che la scelta dei finiani li abbia marginalizzati”. Fini invita però tutti a prendersi una pausa di riflessione: “dal 22 dicembre al 10 gennaio state tutti un po’ zitti – li esorta – fate belle vacanze e lasciate che siano altri a parlare”. E in seguito attenzione alle trappole: “sui temi etici non facciamo errori, non cadiamo nelle trappole strumentali di chi cerca di dividerci, perché questi sono temi che da che mondo e’ mondo non rientrano nei programmi di governo e dei partiti”. “Sullo sfondo resta il congresso da preparare per l’11-12-13 febbraio a Milano. Pochi messaggi e chiari – dà le direttive Fini – e dopo la pausa natalizia mettiamoci al lavoro per far capire agli italiani cosa vogliamo. Da voi ho sentito a volte idee interessanti, ma a volte anche strampalate”. Si costituirà una commissione per un decalogo politico-programmatico, una commissione per lo statuto e Fli si darà regole organizzative. “Ma basta con i colonnelli – conclude Fini – sono una patologia del passato”.