ROMA.Tornal’allarme a Roma per pacchi sospetti nelle ambasciate. Due plichi sono stati rinvenuti di fronte alle sedi diplomatiche di Grecia e Venezuela.
Nel primo casosi trattava di un vero e proprio ordigno che gli artificieri hanno disinnescato, mentre nel secondo era un falso allarme. Una busta sospetta ha fatto scattare l’allarme, poi rientrato,anche nell’ambasciata di Danimarca. Così come allambasciata del Principato di Monaco, in via Saverio Mercadante (anche da lì era stato segnalato un pacco sospetto, dentro al quale cera invece una semplice agenda) e a quella di Svezia,in piazza Rio de Janeiro, dovegli artificieri hanno appurato che si trattava di normale corrispondenza.
La scorsa settimana due pacchi bomba, rivendicati da un gruppo anarchico, sono esplosi presso le ambasciate di Svizzera e Cile, provocando il ferimento di due persone. Alla vigilia di Natale un falso allarmeera scattato anche all’ambasciata irlandese.
Il pacco bomba “è arrivato venerdì ma nessuno l’ha aperto per via delle festività natalizie” dice l’ambasciatore greco in italia, Michale E. Cambanis. “Oggi abbiamo visto qualcosa di molto sospetto e così abbiamo informato immediatamente le forze dell’ordine. – ha spiegato Cambanis – Sono arrivate in tre minuti, è stato un intervento perfetto”. Il governo greco ha reagito con calma alla notizia, sottolineando che grazie alla “piena cooperazione” con le autorità italiane la situazione è “sotto controllo”. Il portavoce del del ministero degli esteri, Grigori Delavekuras, ha detto all’Ansa che in base alle risultanze della polizia italiana, condivise con quella greca, non esistono al momento indicazioni di un collegamento materiale fra queste azioni dinamitarde in Italia e l’ondata di pacchetti bomba in Grecia lo scorso novembre.
L’ordigno recapitato all’ambasciata greca,confermerebbe, secondo fonti investigative citate da Adnkronos,”le piste emerse già venerdì scorso con l’invio dei plichi esplosi alle ambasciate della Svizzera e del Cile”, che si concentrano su ”una matrice anarco-insurrezionalista all’origine dei tre episodi”.