Yara, appello dei genitori: “Ridateci nostra figlia”

di Redazione

Fulvio e Maura GambirasioBERGAMO.“Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara, chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento di amore e dopo averla guardata negli occhi gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà”.

Questo l’appello che i genitori di Yara Gambirasio, Fulvio e Maura, hanno rivolto in un incontro con la stampa nella ex colonia elioterapica di Brembate di Sopra. Prima di leggere questo accorato appello il padre di Yara, signor Fulvio, ha voluto ringraziare tutti quanti stanno operando per le ricerche della figlia sottolineando la convinzione “che Yara sia ancora viva”.

“Noi vi preghiamo: ridateci nostra figlia – prosegue l’appello dei genitori di Yara – aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la via della nostra normalità. La gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara”.

“Siamo una famiglia semplice – continua l’appello – siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità sull’amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità del nostro quieto vivere. Da un mese ci stiamo ponendo innumerevoli domande sul chi, il che cosa, il come, il quando e il perchè ci sta accadendo tutto ciò”.

“Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno ma desideriamo solo immensamente – prosegue l’appello – che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo, nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari”.

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