Yara: trovato un giubbino, ma non è il suo. Proseguono ricerche

di Redazione

Yara GambirasioBERGAMO. Poche novità sulla scomparsa della tredicenne Yara Gambirasio, scomparsa da venerdì. Nessun indagato, al momento non esiste una pista privilegiata e ci sono pochi elementi certi da cui ripartire.

Mentresono estese a tutta la provincia bergamasca le ricerche di Yara, decine le segnalazioni giunte, che però finora non hanno portato a nulla. L’ultima venerdì mattina: da un’auto in corsa, tra Brembate e Mapello,qualcuno ha lanciato un sacchetto con all’interno un giubbino nero simile a quello che indossava Yara. Ma l’indumento sembra nonappartenga alla studentessa: sarebbe da uomo e ditaglia ben più grande di quella della ragazzina. Inoltre, secondo quanto riferito dai genitori,venerdì scorso Yara indossava un giubbotto nero firmato “Hello Kitty”. La segnelazione è giunta alle 10.30 di venerdì mattina, da parte di una donna, che, transitando in zona con la sua autovettura, ha notato il lancio del giubbino da un’auto. Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno recuperato il sacchetto.

Tra le altre segnalazioni quella del “furgone bianco” visto aggirarsi in paese dall’avventore di un bar, o come l’altra di un giovane boliviano che ha riferito di aver visto sabato una ragazzina che assomigliava a Yara su una panchina a Bruntino, frazione di Villa d’Almè. Ma la ragazza descritta dal testimone non aveva l’apparecchio ai denti.

Tra le persone ascoltate anche il 19enne Enrico Tironi, vicino di casa dei Gambirasio, denunciato per procurato allarme, dopo aver raccontato in tv, e successivamente smentito, di aver visto Yara la sera della scomparsa nei pressi della sua abitazione insieme a due uomini. Gli investigatori hanno voluto sentire di nuovo il giovane per chiarire la sua posizione, in qualità di testimone. Nulla trapela sul contenuto dell’interrogatorio, ma pare che non siano emerse novità sostanziali.

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