Cementir e Cava Mastroianni, Legambiente: “Il Comune deve spiegare”

di Redazione

 MADDALONI. Legambiente Calatia esprime tutto il suo sconcerto rispetto alla decisione presa nell’ultima conferenza di servizi, tenutasi il 14 dicembre, che permette alla Cementir Italia s.r.l. di proseguire nell’attività estrattiva della cava di calcare denominata “Cava Vittoria”.

Premesso che era giusto tener conto della salvaguardia occupazionale, non e’ ammissibile accettare tale concessione, che e’ contraria ad ogni tipo di concetto di salvaguardia ambientale. L’iter che ha portato alla decisione definitiva non poteva non far presagire che la conclusione sarebbe stata quella verificatasi. E ci riferiamo all’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale ed, in particolar modo, della persona del Sindaco che sconfessò il parere della commissione edilizia integrata di Maddaloni per gettarsi(ci) tra le braccia di Caltagirone e Caldoro previo l’ottenimento di non ben specificati interventi compensativi a vantaggio della comunità.

A questo punto l’interrogativo è d’obbligo: per quale motivi la Regione ha preferito proseguire con l’attività estrattiva a discapito di un progetto ben più ambizioso, e probabilmente maggiormente formativo per le giovani generazioni, come la realizzazione del Policlinico, che invece è già stato abbandonato da tempo e rimarrà l’ennesima cattedrale nel deserto in quanto incompatibile con l’insalubrità dell’area, emblema di una politica incompetente quanto inconcludente. Altra protagonista di questa storia surreale è la Soprintendenza, o meglio, la latitanza della suddetta.

Detto che il silenzio in merito alla possibilità di perpetuare l’attività estrattiva si è trasformata in assenso decorsi i 30 giorni previsti dalla legge per esprimersi, se solo un barlume di serietà albergasse in quelle stanze si sarebbe potuto apporre un vincolo di tutela indiretta, mera blasfemia per giunta comunale e non, ma pane quotidiano per funzionari e dirigenti con tanto di laurea e corsi di aggiornamento obbligatori, ma del resto l’immobilismo della Soprintendenza non è di certo una novità.

E di poche ore fa la notizia della bocciatura dell’emendamento proposto dai deputati del Pd per escludere “cava Mastroianni” dall’elenco delle discariche, previsto, peraltro, già dall’articolo 9 del decreto n.90 del maggio del 2008, per “scongiurare” l’emergenza rifiuti in Campania. Ci preme sottolineare come detta cava si trovi in una località ben nota, detta “Torrioni” o più comunemente “Torrione”, dove sorge la più antica testimonianza materiale avente valore di civiltà sul territorio maddalonese, i resti delle antiche mura di Calatia (VIII sec a.C.), e che dopo uno studio di fattibilità commissionato e lautamente pagato dalla nostra amministrazione alla Seconda Università degli Studi di Napoli per la realizzazione di un Parco Archeologico in detta zona, nel mese di gennaio del 2008 era avvenuto un primo trasferimento di fondi per la realizzazione della fase preliminare del progetto (l’esproprio degli immobili insistenti sull’area in questione).

Legambiente Calatia, facendo sua la politica ambientale di Legambiente Campania, esprime tutto il suo malcontento di fronte a quanto sta accadendo a Maddaloni, ribadendo che ciò che si sta verificando non ci meraviglia affatto. La miopia, cha a questo punto pare congenita, della politica maddalonese che non riesce a comprendere le innumerevoli opportunità che si potrebbero trarre da progetti occupazionali di media e lunga durata dimostra ancora una volta la propensione all’”hic et nunc“ dei nostri amministratori tropo impegnati a mantenere una poltrona, nonché la scarsissima se non totale impreparazione di molti di loro sulla tutela, la conservazione e la promozione del nostro territorio, loro, che si sentono gestori della cosa pubblica.

L’amministrazione Cerreto ci deve quantomeno delle spiegazioni su come si è giunti a tale scelta, che graverà sulla salute di tutti i maddalonesi. Gestione ordinaria dei rifiuti, bonifiche dei siti, cave e tanto altro ancora vedono quasi completamente assenti l’amministrazione Cerreto. Oseremo chiudere chiedendo all’assessore all’ambiente, palesemente poco ferrata sulle tematiche ambientali, in quanto semplice strumento nelle mani del sindaco, uno scatto di onestà almeno intellettuale o quantomeno morale. Chiediamo in ogni caso, di indire un consiglio comunale esclusivamente sulle questioni ambientali, che visto le loro criticità necessiterebbero di essere trattate da persone competenti del settore, come invece ormai da tempo non avviene a Maddaloni.

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