SANTARPINO. Il gruppo consiliare del Pd interviene sullaffidamento dei tributi ad una società privata.
Alla richiesta fatta al sindaco Di Santo dal capogruppo del Partito Democratico, Elpidio Del Prete, di far conoscere la proprio opinione sull’affidamento dell’accertamento, della riscossione delle tasse e dei tributi ad una società privata, il sindaco ha risposto così: Delego a rispondere l’assessore Brasiello. E, nella risposta delegata, le acrobazie di Brasiello non hanno allontanato il sospetto che tale provvedimento non ha alcuna oggettiva motivazione se non quella di accontentare particolari interessi di parte e clientelari, con la conseguente messa delle mani nelle tasche dei cittadini ignari.
Di seguito il documento del gruppo Pd, letto dal capogruppo Del Prete. Una mera, fredda, burocratica elencazione di articoli e norme che nulla dicono circa la reale volontà di questa amministrazione, che intende esternalizzare il servizio dellufficio tributi, non per reali esigenze di riorganizzazione e funzionalità del Settore, ma esclusivamente per inconfessati e ambigui motivi che si ricollegano ad un passato ed un ‘ esperienza negativa che lascia intravedere lo stesso scenario con gli stessi personaggi i quali senza scrupoli, pur di raggiungere gli obbiettivi prefissati non esitano nemmeno un attimo a mettere in piedi situazioni che sicuramente vanno a danno della collettività intera. Un passato che noi pensavamo non potesse e dovesse più ritornare.
Ma gli appetiti sono forti e non esistono motivazioni che tengano per accontentare clientele e favorire quegli sprechi che a parole si prometteva di voler eliminare. Neppure di fronte a conclamati interesse generali, si ferma la voracità degli attuali amministratori, intenti a smantellare tutto ciò che è servizio e funzione pubblica. I cittadini devono sapere che lufficio tributi, prima dellinsediamento di questa amministrazione, funzionava egregiamente ed una attenta politica di programmazione ha consentito di mantenere la pressione fiscale su valori accettabili e non punitivi.
Non è un casoche tutti i contribuenti dei comuni dellagro aversano e di tutti i comuni a nord della provincia di Napoli pagano tributi comunali in misura molto più alti dei contribuenti della nostra SantArpino.E tutto ciò non è accaduto per miracolo e misericordia divina, ma bensì è stato frutto di un lavoro di programmazione e di contenimento della spesa come innanzi detto.
Si parla, inoltre, impropriamente di atto di indirizzo e non è stato messo a disposizione dei consiglieri comunali, come è consuetudine di questa amministrazione, uno straccio di relazione tecnica, che non fosse la fredda elencazioni di cui sopra, attraverso la quale potersi rendere conto delle scelte in campo e delle convenienze e opportunità filtrate mediante un esame comparativo degli strumenti e delle funzioni in gioco.
Nulla di quello che abbiamo potuto leggere chiarisce la bontà o la necessità delle scelta dell’atto di indirizzo (si fa per dire) in questione. Le stesse motivazioni che riportano all’entrata in vigore del cosiddetto federalismo fiscale semmai avrebbero dovuto consigliare, di fronte alle modifiche che investono ruolo e funzioni della Multiservizi, una pausa di riflessioneper valutare se non era il caso di riaffidare le attività in questione all’apparato interno della macchina comunale, all’uopo potenziata dal personale stabilizzato proveniente dagli Lsu ed adeguatamente riqualificato mediante un programma di formazione in grado di utilizzare tale forza lavoro alla diretta dipendenza di quadri presenti nell’organico del Comune ed in grado di assicurare obiettivi e finalità proprie del servizio. Ma a questa motivazione che è di merito, se ne aggiunge un’altra di metodo che rafforza il nostro voto contrario.
Ancora una volta siamo di fronte ad un vero e proprio colpo di mano a discapito della collettività santarpinese, un provvedimento di tale delicatezza arriva in Consiglio senza alcuno confronto nelle rispettive commissioni di competenza, senza alcuna partecipazione, ma, come è costume di questa amministrazione, in tutta clandestinità. Ma purtroppo, questa è la cifra dell’attuale amministrazione che, come ormai tutti hanno avuto modo di constatare, non ha mantenuta una sola delle tante promesse fatta: dall’amministrazione a costo zero alla trasparenza, dai processi di partecipazione alla democratizzazione delle scelte.Tutte promesse regolarmente non mantenute: Assessori a costo zero e sono lautamente retribuiti; Incarichi ai santarpinesi e i primi due incarichi li avete dati a due non santarpinesi; Eliminazione degli sprechi e solo nella variazione dell’ultimo consiglio comunale avete certificato sprechi e clientele per oltre 120mila euro; Trasparenza e partecipazione e vi comportate da carbonari, portando quasi di nascosto provvedimenti in consiglio ed evitando accuratamente qualsiasi confronto con e tutto quello che si muove sul territorio, ma soprattutto con i cittadini che avete imbrogliati e delusi.
Per queste motivazioni il nostro deciso no. Dopo lapprovazione di tale atto non solo dovrete fare i conti con le vostre coscienze in quanto per lennesimo vostro equivoco scopo, andrete a mettere le mani nelle tasche dei cittadini santarpinesi, ma soprattutto dovrete fare i conti con il nostro vigile e assiduo controllo, saremo pronti a contrastare ogni vostro equivoco atto nelle sedi istituzionali e in tutte le altre sedi, che saranno opportunamente informate delle vostre scellerate scelte.