TEVEROLA. Se hai un amico nella sicurezza alla cassa voli oppure Un amico nella sicurezza e alla cassa voli come con il telepass in autostrada.
Potrebbero essere questi alcuni degli slogan di una nuova campagna pubblicitaria di un centro commerciale della zona. Perché, direte voi? Vi basterà leggere quanto avvenuto sabato mattina davanti agli occhi del sottoscritto. File piuttosto nutrite alle varie casse (quasi tutte aperte in verità). Tre, quattro dei soliti furbi tentano, pur avendo molti più prodotti, di fare la fila alla cassa veloce dedicata ai clienti con fino a dieci pezzi da pagare. Il cassiere li avvisa con garbo e tutti, in verità, seppure a malincuore vanno via. Un signore resiste e quando gli viene fatto notare la circostanza da qualche cliente (il sottoscritto) gli inveisce contro.
Sembra finita lì con una storia di ordinaria inciviltà e soprattutto ignoranza. Invece no. Il cassiere, giustamente, chiama in maniera molto riservata la sicurezza. Si presenta un signore in borghese che già da lontano familiarizza con lincivile di turno e con la mano fa un cenno al cassiere che è tutto a posto. Inutili le rimostranze di chi era stato fatto allontanare e del sottoscritto che aveva solo due pacchetti da pagare. Anzi, il cliente incivile ci invita anche a non essere ignoranti e se hai qualcosa da dire ti aspetto fuori. Da parte sua laddetto alla sicurezza si rifiuta di fornire il proprio nominativo che alcuni clienti vorrebbero segnalare alla direzione per il suo comportamento.
In direzione il sottoscritto si reca in ogni caso. Accetta le scuse del direttore, sinceramente dispiaciuto per quanto avvenuto. Intuisce che quel signore della sicurezza potrebbe già aver avuto comportamenti simili. Ma gli resta lamaro in bocca perché ancora una volta dalle nostre parti linciviltà viene da chi dovrebbe fare rispettare le regole.