“A Spasso con la Storia”, già in preparazione la quinta edizione

di Redazione

 AVERSA. Premetto e prometto che per qualche tempo non leggerete di ‘A Spasso con la Storia’. Solo per qualche tempo, però.

Sì, perché la macchina organizzativa per la realizzazione della quinta edizione è già in moto. E, come di consueto, terremo informati i lettori su tutto quanto ruota intorno a uno spettacolo ormai richiestissimo e attesissimo non solo in Aversa. Circa mille spettatori (questo a precisazione della errata informazione veicolata da un periodico locale che considerava A Spasso con la Storia uno spettacolo per “pochi fortunati”) in tre serate per 30 repliche; quasi mille studenti in due mattinate per 20 repliche. Uno spettacolo eclettico, completo, poliedrico. Entusiastici i commenti del pubblico (‘ripetetelo al più presto’; ‘bravissimi!’; ‘spettacolo davvero unico nel suo genere’) e degli addetti ai lavori presenti: Domenico Maria Corrado, produttore di Inferno di Dante nelle grotte a Pertosa, e Annibale Rainone, caporedattore di Arteatro, hanno avuto parole di elogio sia per l’organizzazione sia per la realizzazione di un evento particolarmente complesso da mettere in scena. Ma ora, da queste colonne, chi scrive non intende soffermarsi sul gradimento, comunque sotto gli occhi di tutti (lo studio dettagliato dei questionari di rilevamento del gradimento sarà a breve pubblicato sul sito www.aspassoconlastoria.it), di un evento che ormai dovrebbe esser ripetuto almeno annualmente. Lungi da me l’ottusa autoreferenzialità o la qualunquistica (auto)critica.

Vorrei, invece, tentare di analizzare i diversi significati che afferiscono ad un evento della portata di ‘A Spasso con la Storia’. Prima di tutto la ricaduta culturale sulla collettività. Non è facile esprimere una misurazione degli effetti formativi di uno spettacolo del genere. Ma, il gradimento dei docenti (gli alunni arano entusiasti!) che accompagnavano le scolaresche e i commenti del pubblico che ha ammesso di esser venuto a conoscenza di aspetti storici, artistici e architettonici della propria città, precedentemente ignorati, lascia pensare che l’obiettivo principale che si pone ‘A Spasso con la Storia’ (riappropriazione delle proprie radici culturali attraverso la conoscenza della storia e dell’arte soprattutto) sia stato pienamente raggiunto. In secondo luogo il coinvolgimento delle forze produttive della città. Esperienza positiva: i media locali hanno dato adeguato spazio all’iniziativa, le partnership di Metrocampania Nordest e di VideoMetrò hanno permesso una efficace veicolazione dell’iniziativa fuori dei confini comunali; anche Rai3 ha dato spazio all’evento. La risposta degli sponsor, visto il momento delicato, è da considerarsi sufficiente e a tutti va il sentito ringraziamento degli organizzatori.

In terzo luogo il supporto delle istituzioni. Mentre sono da rivedere le partecipazioni di Regione e Provincia, il comune di Aversa ha dato dimostrazione di credere nella qualità dell’iniziativa. Ottimo il supporto della Polizia Municipale (tra l’altro lo stesso comandante, Stefano Guarino, ha espresso vivo apprezzamento per lo spettacolo). Preziose le presenze della Protezione Civile de della Croce Rossa. Sarebbe opportuno, però, così come già apertamente dichiarato dal console del Touring Club Sergio D’Ottone, “che iniziative del genere, capaci finalmente di attirare gente anche da fuori provincia rientrino nei piani economici del comune di Aversa, fornendo agli organizzatori quella tranquillità necessaria per organizzare un evento così complesso”.

Tutto bene quindi? Nessun problema? Non è proprio così. Fermo restando che per realizzare eventi di simile portata bisogna sempre mettere in preventivo gli imprevisti dell’ultima ora e tralasciando le pessime condizioni meteo che hanno tenuto lontano il pubblico del venerdì e costretto il regista Giovanni Granatina a rimodulare scaletta e percorso del viaggio itinerante, le considerazioni negative, purtroppo, riguardano la collaborazione delle associazioni. Nulla da dire sul ‘Gruppo Storico Arcieri di Casaluce’, i cui elementi sono stati letteralmente decimati dall’influenza, deludente ed evanescente è stata invece la presenza dell’associazione ‘Cuochi Normanni’ di Nino Cannavale, scarsamente incisivi e poco disponibili a collaborare.

Dal punto di vista artistico, volendo segnalare le poche voci fuori del coro e citando per goliardia chi si è lamentato per il freddo, di chi desiderava più cibo e di chi pretendeva l’ascensore (!), da segnalare il desiderio di ascoltare più musica e la delusione per non aver potuto vedere i Normanni in azione. Mi sia permesso esprimere un’ultima considerazione. ‘A Spasso con la Storia’ ha vinto soprattutto una scommessa. Ha dimostrato, a dispetto di tanti scettici, che, anche ad Aversa, si possono organizzare eventi e riscuotere successo anche previo il pagamento di un contributo per l’ingresso. In questo senso è indicativo il commento di un gruppo proveniente da Caserta: ‘Alzate il costo del biglietto!’.

Bisogna convincersi che anche ad Aversa c’è la maturità e la convinzione che per assistere a spettacoli di qualità bisogna contribuire economicamente. Questo concede due vantaggi a chi profonde tante energie per la realizzazione di simili eventi: 1) ottenere un po’ d’ossigeno per casse cronicamente asfittiche; 2) assicurarsi la presenza di un pubblico realmente interessato. Certo sarebbe opportuno porre in essere interventi atti a favorire la presenza di categorie sociali disagiate e di questo il sottoscritto si è fatto promotore presso le Istituzioni. Ma calma.

La strada è stata appena indicata. La quinta edizione di ‘A Spasso con la Storia’ ci dirà se è quella giusta.

di Enzo Maiorca (ideatore del format’A Spasso con la Storia’)

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