Ciaramella tenta di ricucire lo strappo con Galluccio e Palmieri

di Livia Fattore

Mimmo Ciaramella AVERSA. Prove di riappacificazione nella maggioranza di centrodestra con il sindaco Mimmo Ciaramella che, dopo la prova di forza messa in pratica nei giorni scorsi, quando, insieme a Nicola Golia, coordinatore cittadino del suo partito, il Popolo della Libertà, …

… ha imposto l’ingresso nella coalizione del Gruppo Unico delle Autonomie con i suoi quattro consiglieri (Paolo Santulli, Imma Lama, Salvatore De Gaetano e Mario Abate) e ha revocato la nomina al proprio assessore di riferimento in giunta Rino Rotunno per far posto al rappresentante della nuova forza politica, l’ingegnere Giuseppe Mattiello, sta cercando di ricucire lo strappo provocato soprattutto nei confronti di Michele Galluccio (del Pdl, che ha visto naufragare la possibilità di un suo ingresso nell’esecutivo) e di Fiore Palmieri (dei Popolari Normanni, che si è visto revocare, da consigliere comunale, la delega all’urbanistica, chiesta fermamente da Santulli e compagni).

E di filo per ricucire lo strappo il primo cittadino sembra averne tantissimo a sua disposizione, innanzitutto la delega ai lavori pubblici che, dopo essere stata ritirata a Rotunno, non è stata ancora riassegnata. Lo stesso Ciaramella, tra l’altro, non ha mai fatto mistero della sua volontà di ridistribuire le deleghe in seno all’esecutivo affidandone alcune anche ai consiglieri comunali. Ed in questo senso Ciaramella potrebbe tentare il recupero di Galluccio e Palmieri che erano stati i più critici sull’ingresso in giunta dell’esponente del Gruppo Unico delle Autonomie. Al primo, infatti, potrebbe essere affidato il settore delle politiche giovanili, territorio nel quale, in verità, si muove a suo agio e con bravura da tempo, anche se non in maniera ufficiale. Diverso il discorso per Palmieri che, sbollita la sfuriata iniziale, dovrebbe incontrare il primo cittadino nei prossimi giorni. Pare, infatti, che Ciaramella sia intenzionato a chiudere definitivamente il discorso entro la fine della prossima settimana, fatto salvo eventuali colpi di scena ai quali la politica aversana ci ha abituato.

Discorso diverso, invece, per l’Udc, partito che sembra vivere in maggioranza come “separato in casa”. I centristi non hanno ancora digerito l’ingresso sia in maggioranza che in giunta degli autonomisti. Non a caso lo ha ribadito ufficialmente anche in occasione dell’ultima seduta del civico consesso il capogruppo consiliare Gilberto Privitera che ha stigmatizzato la circostanza che vede insieme due coalizioni che alle ultime elezioni amministrative si fronteggiavano con due candidati a sindaci diversi e, soprattutto, con due programmi elettorali diversi. Tuttavia, gli equilibri interni all’Udc, soprattutto le due poltrone assessoriali occupate con Pasquale Diomaiuta e Romilda Balivo, rendono difficile un’eventuale uscita anticipata dalla maggioranza. Anche se, come la linea nazionale fa prevedere, in tempi brevi l’Udc aversana potrebbe passare alla formazione del Terzo Polo con i finiani di Futuro e Libertà e i rutelliani di Alleanza per l’Italia.

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