D’Amore: “Invece di invocare fantasmi, il sindaco renda agibile il Parco Pozzi”

di Antonio Arduino

Mariano D’AmoreAVERSA. Sul sequestro di Parco Pozzi interviene il Pd. “Invece di lamentarsi continuamente e di invocare fantasmi, il sindaco disponga gli interventi necessari a rendere agibile il parco e li faccia subito. Sono interventi che avrebbe dovuto fare da tempo e non solo per recuperare parco Pozzi”.

Così Mariano D’Amore, segretario cittadino del Partito Democratico, commenta le ultime dichiarazioni del primo cittadino, in merito alla chiusura del parco pubblico decisa dalla magistratura a seguito dell’intervento della polizia ambientale. “Che ci sia una condizione di degrado nel parco è evidente a tutti quelli che lo frequentano abitualmente. Non c’era bisogno – osserva D’Amore – che arrivasse un provvedimento di chiusura per rendersene conto. E’ inutile che il sindaco tenti di nascondersi dietro il dito”.

“Ipotizzare complotti che, se esistessero, coinvolgerebbero necessariamente la magistratura che ha convalidato il sequestro del parco non serve a risolvere un problema che il primo cittadino non poteva ignorare”. “Perché – continua D’Amore – nel mese di luglio il Pd ha realizzato una mostra fotografica ed un cd per denunciare la condizione di degrado in cui versava e versa tutta la città, Parco Pozzi compreso, consegnando la documentazione fotografica e cd, al sindaco che si era impegnato a eliminare gli elementi di degrado segnalati”.

“Ne segue che se davvero non ne fosse stato già informato da quel momento Ciaramella – sottolinea D’Amore – non solo ne era venuto a conoscenza, ma si era anche impegnato a risolvere i problemi segnalati e che non riguardavano solo parco Pozzi, ma strade, piazze marciapiedi, aree verdi e tanto altro. Ad oggi, però, niente è cambiato. In più apprendiamo che il sindaco chiede a funzionari ed assessori di relazionare sulla situazione per individuare il come, il perché e trovarne anche i responsabili”.

“E’ un comportamento inaccettabile. Il sindaco, ribadisco, sapeva. E’ inutile che cerchi di nascondersi dietro aspetti tecnico giuridici. Intervenga a ripristinare le condizioni di agibilità dell’area. Noi – conclude – aspettiamo ancora che si decida a realizzare gli interventi che aveva promessi”.

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