Fli, Coscione al sindaco: “Parliamo di cose serie, non di poltrone”

di Redazione

Fli AVERSA. “Fli non è una forza politica che a tutti i costi vuole evidenziare strumentalmente le negatività di questa amministrazione, al contrario si preoccupa, indipendentemente dalla situazione politica, dei veri problemi che attanagliano i cittadini aversani”.

A sottolinearlo è Ciro Coscione, responsabile del circolo di Futuro e Libertà “Pinuccio Tatarella” di Aversa. “Ad Aversa – dice Coscione – non migliora la vivibilità, non migliorano i servizi, l’economia (e parlo di quella relativa al commercio cittadino), soffre l’incapacità dell’amministrazione ad attrarre fondi per stimolare la crescita, se non quei pochi spiccioli arrivati dalla Camera di Commercio per il Natale. Incapacità derivante soprattutto dalla mancanza di idee e progetti per la città. Una città ormai senza un vera amministrazione da quattro anni, perché impegnata esclusivamente a discutere di poltroncine, personalismi, individualismi che tanto fanno male alla politica e quindi alla città”.

“Il commercio ed in particolare l’edilizia – aggiunge l’esponente dei finiani – sono i settori più danneggiati da questa amministrazione che si è resa complice, con la mancata approvazione del Piano Casa, di un ulteriore aggravio della situazione economica locale. Un piano paradossalmente emanato dal governo nazionale di centrodestra (allora unito, composto dai stessi partiti che sorreggono questa amministrazione) e stranamente rigettato dall’amministrazione Ciaramella. Colpevole, secondo me, di praticare una politica cieca e sorda a scapito dei tanti aversani che avrebbero potuto usufruirne per piccoli interventi migliorativi ad abitazioni già esistenti. Lavori che al tempo stesso avrebbero giovato non poco alla piccola impresa Aversana, costretta invece ad emigrare al nord”.

“Aversa non cresce, – insiste Coscione, rivolgendosi al sindaco Domenico Ciaramella – è ferma al palo. Caro sindaco, hai avuto ben nove anni per cambiare questa città, con rammarico devo ammettere che non ci sei riuscito. Nei primi cinque anni per l’onestà che da sempre mi contraddistingue devo dire che qualcosa si era visto, tant’è che si dovette ripartire dalle macerie che le amministrazioni di sinistra lasciarono, ma è davvero poco, pochissimo direi. Oggi, purtroppo, le ferite di questa città sono ancora tante e sono ancora aperte, la colpa, signor sindaco, in questo caso non è imputabile come è solito fare a chi ha amministrato prima, perché prima c’era sempre lei”.

Coscione fa alcuni esempi settore per settore. Edilizia privata: “Ufficio tecnico urbanistico e lavori pubblici carente di personale qualificato, le figure professionali attualmente in servizio costrette a lavorare in pessime condizioni, sprovvisti di un protocollo specifico, costretti a registrare e custodire migliaia di pratiche manualmente, rallentando e rendendo più gravoso il lavoro dei dipendenti, molte volte accusati ingiustamente di non assolvere il proprio compito. Ma il dato che più dovrebbe far riflettere che anche in questo caso a soffrirne sono sempre i cittadini che non ricevono un servizio adeguato”.

Lavori pubblici: “Per anni vi è stato una sorte di piano triennale copia e incolla, infatti tutte quelle opere previste e non realizzate sono state reinserite nel piano successivo pur consapevoli che non si sarebbero mai realizzate. Ad oggi pochissime di quelle opere sono state progettate o realizzate, fatto salvo due o tre opere e la parte restante reinserita nel libro dei sogni. Opere promesse in campagna elettorale e mai attuate, come ad esempio la realizzazione della nuova Piazza Marconi che poteva divenire il motore propulsivo della rinascita del commercio aversano e nella fattispecie di quella zona, dando vita di fatto alla rivitalizzazione di una parte del centro storico e del seggio in particolare, fungendo al tempo stesso da volano per il commercio.Ad oggi risultano ancora incomplete o sprovviste di collaudo e quindi non utilizzabili dalla collettività le seguenti opere: mercato fiera settimanale di via Zanardelli – via Segni, opera iniziata nel lontano 2005 ancora incompleta, assegnati da poco gli stalli ai commercianti ambulanti, lavoro svolto dal precedente assessore e dal competente dirigente, ma non si comprende il perché si sta rimettendo mano alle assegnazioni e del perché pare si stiano assegnando stalli a non aventi diritto o in alcuni casi doppi stalli allo stesso gestore. Parco pubblico di via Atellana (nei pressi del ponte di Gricignano) anch’esso iniziato un qualche anno fa è ancora chiuso, pieno di erbacce ma dell’apertura al pubblico non si ha notizia. Parco pubblico in Piazza della Pace (adiacente Prenatal) in costruzione dal Ciaramella 1, ancora oggi dopo tanti anni risulta incompleto. Casa alloggi per studenti ex carcere mandamentale di via Saporito di cui lavori di ristrutturazione sembrano che non siano mai stati fatti, tant’è che oggi l’immobile si presenta in precarie condizioni, una volta consegnato l’edificio all’Università la stessa si vedrebbe costretta ad impiegare nuovi fondi per una più consone e corretta ristrutturazione. Oggetto nelle ultime settimane anche della trasmissione televisiva ‘Striscia la Notizia’ che ha denudato per l’ennesima volta il sindaco Ciaramella. Capannone ex Consorzio Canapa, meglio conosciuto come ‘Tempio della pallavolo aversana’, acquisito al patrimonio comunale previo passaggio in Consiglio comunale come di rito, nel quale i consiglieri comunali furono chiamati a votare ‘per o contro l’acquisizione’, il cui esito pare fu di 29 voti a favore dell’acquisizione e solo uno contrario, è ben noto agli Aversani chi fu l’unico a votare contro, si dice che lo fece ‘per il bene di Aversa’. Ebbene, da allora il Comune sta pagando le rate per l’acquisto, ha pagato la consulenza di due validi professionisti aversani per la redazione del progetto per la relativa ristrutturazione con destinazione d’uso palestra comunale (visto che quel suolo è vincolato all’uso scolastico sportivo). Progetto pare abbia anche avuto il primo ok dalla Regione con relativo finanziamento di1 milione e 175mila euro. Ad oggi non si ha più notizie ne del progetto e nel del finanziamento stesso. Il mio timore è che qualcuno ancora insiste per il sabotaggio dell’opera e credo ci sia riuscito, negando di fatto la realizzazione di una palestra comunale nelle adiacenze delle urra casa e centro storico, zona sprovvista di qual si voglia struttura ricettiva per lo sport e tempo libero”.

Pip, piano di insediamento produttivo: “E pensare che per porlo in essere l’amministrazione ha dovuto preliminarmente dar luogo alla delocalizzazione della fiera settimanale in via Zanardelli – via Segni, investendo centinaia di migliaia di euro e ad oggi non solo la fiera si svolge ancora su quel suolo ma ancor peggio del Pip non se ne parla più. Devo quindi pensare che l’amministrazione Ciaramella non abbia più interesse per la sua realizzazione, o meglio li ha altrove. Lasciando, quindi, come ho già detto nell’introduzione, un intero comparto economico-produttivo come quello riconducibile agli artigiani senza alcuna speranza di aver nel prossimo futuro la possibilità che le piccole aziende, (in molti casi a conduzione familiare) siano messe nella condizione di poter stare sul mercato con strutture all’avanguardia e permettere quindi la creazione di nuovi posti di lavoro”.

Ecologia: “Da circa 5 mesi è la nuova ditta Senesi a svolgere la raccolta è lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ma nonostante la travagliante ed insopportabile fase emergenziale e le tante promesse ed i buoni propositi dell’amministrazione, lo spazzamento non viene effettuato con regolarità. A farne le spese non si capisce il perché è sempre il centro storico e le periferie. Tra le tante zone scoperte vi è la lunghissima Viale Europa che dall’ingresso della nuova ditta lo spazzino non ha mai avuto un volto, i rifiuti si non spazzati si accumulano per giorni e giorni, e dopo settimane di abbandono totale si vede arrivare la spazzatrice alle dieci del mattino costretta a fare zig zag per le strade in mezzo al traffico ed auto parcheggiate, provocando rallentamenti alla circolazione e sconcerto tra la gente che reclama un servizio adeguato alle salate bollette che essi sono costretti a pagare senza ricevere nulla in cambio se non quello dello smaltimento in discarica. lasciando tratti di strada sporchi e per poi rivederla dopo mesi”.

Coscione conclude: “Di questo, signor sindaco, vuole discutere Futuro e Libertà e non di poltrone come lei sta facendo da quattro anni trascurando aversa e gli aversani. Spero che questa mia disinteressata analisi scuota le vostre coscienze e di quei pochi ‘animi’ di chi fa politica con vero senso di abnegazione e spirito di sacrificio, purtroppo in totale via di estinzione. Il mio auspicio, finito questo ciclo, è quello di vedere di nuovo l’interesse pubblico che prevalga sul privato e che mai più si debbano registrare situazioni nella quale Aversa si debba vergognare per le vicende che la vista coinvolta”.

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