AVERSA. Se siamo stati invitati ad entrare nella maggioranza a noi il motivo era chiaro: le continue fibrillazioni tra i vari gruppi e posizioni di singoli che non assicuravano la possibilità al sindaco di portare avanti, senza condizionamenti, il programma e le iniziative già condivise.
A chiarirlo è stato Paolo Santulli, capogruppo del Gruppo Unico delle Autonomie, che, insieme ai colleghi Lama, Abate e De Gaetano, è passato tra le fila della maggioranza guidata dal sindaco Domenico Ciaramella attraverso un accordo programmatico.
La conferma aggiunge Santulli labbiamo avuta da diverse dichiarazioni apparse sulla stampa e dalle parole del consigliere Privitera a nome dellUdc ascoltate nellultima seduta consiliare relativamente allallargamento della maggioranza. Per questo, spiega lex parlamentare volendo evitare strumentali polemiche, confermiamo limpegno assunto con il sindaco con la sottoscrizione dellaccordo programmatico di fine consiliatura che abbiamo a tempo debito divulgato anche attraverso la stampa. Santulli ringrazia il sindaco per la responsabilità che ci ha assegnato con lincarico di assessore allurbanistica affidato allingegner Mattiello, in qualità di tecnico esterno.
Sulle polemiche che ruotano attorno allassegnazione dellurbanistica, delega prima detenuta dal consigliere Fiore Palmieri, Santulli, riprendendo quanto asserito dallo stesso Ciaramella in Assise, ritiene che tale delega non poteva rimanere ad un consigliere ma doveva andare ad un assessore, considerata la volontà politica di dare attuazione agli strumenti urbanistici, che devono essere realizzate, così come condiviso negli accordi di programma con il Gruppo Unico delle Autonomie, e non ultimo per il cosiddetto Piano Casa.
Ci siamo assunti una responsabilità non semplice, continua il capogruppo degli autonomisti che conferisce al nostro impegno politico un peso non indifferente. Come ho già avuto modo di sottolineare non riteniamo di essere più bravi degli altri. In questo momento, però, abbiamo le idee chiare, avendo potuto osservare dallesterno le difficoltà che hanno ingolfato la manovra della gestione della cosa pubblica nella nostra città. Veniamo dalla panchina, siamo più freschi e abbiamo molto entusiasmo, per questo siamo certi di avere qualche chance in più per fare gol.
E, commentando le proteste di chi non voleva il loro ingresso in maggioranza, Santulli ironizza: Certo, conosciamo certe obsolete liturgie della politica, e non possiamo rimanere sorpresi da certe alzate di scudi rispetto alla purezza della razza. Nel Giorno della Memoria sarebbe stata una scelta di gusto evitare riferimenti alle discriminazioni genetiche. Poi spiega: Non siamo stati eletti con la coalizione del sindaco, almeno il sottoscritto ed Imma Lama, e non possiamo rinnegare, almeno noi due, le differenze politiche e culturali che ancora oggi ci vedono distanti da alcune forze e da taluni personaggi che componevano quella alleanza. Ma non possiamo penalizzare la città. La gente vuole risposte concrete e guarda tutti i politici nello stesso modo e con la stessa diffidenza: tutti colpevoli di inefficienza. Per questo motivo abbiamo voluto superare certe diversità per dare forza e stabilità al sindaco per poter realizzare alcune delle cose che abbiamo condiviso nellaccordo programmatico.
La sfida è lanciata conclude Santulli e sappiamo bene che troveremo tanti disposti a mettere i bastoni tra le ruote con strategie di vario genere, ma siamo fiduciosi. La gente ci guarda e la politica non finisce domani, per questo ci auguriamo che questo Consiglio comunale si renda conto che fare bene è un bene per tutti e farlo è un nostro preciso dovere, indipendentemente dalle parti che rappresentiamo.