Terzo Polo, ad Aversa uno “sconosciuto”

di Livia Fattore

Domenico ZinziPierino Sgueglia AVERSA. Mentre a livello nazionale l’Udc di Casini, Futuro e Libertà di Fini e Alleanza per l’Italia di Rutelli sono scesi in campo con il cosiddetto Terzo Polo, …

… nella città normanna la situazione è ancora in alto mare, complici due situazioni oggettive, locali. Innanzitutto c’è la pluriennale inimicizia a livello provinciale tra l’attuale presidente dell’amministrazione provinciale Mimì Zinzi dell’Udc e l’onorevole Pierino Sgueglia dell’Alleanza per l’Italia (nelle foto in alto).

A livello aversano (ma anche a Caserta con lo stesso Zinzi) lo scudocrociato continua ad essere organico alla maggioranza di centrodestra. Difficile suggerire agli attuali assessori dell’Udc di dimettersi dai loro incarichi. Ad oggi, quel potenziale polo che potrebbe anche influenzare ed imporre scelte ad entrambi i poli, di centro destra e centro sinistra, in occasione dell’ormai imminente tornata elettorale per le amministrative della primavera 2012, non esiste nemmeno sulla carta. Eppure, Antonello D’Amore era stato sul punto di rappresentare il centro sinistra alle comunali del 2007, ora con l’Api potrebbe trovare terreno fertile; così anche uno dei due fratelli Farinaro (Lucio e Antonio) per l’Udc, anche se il secondo si è dichiarato alquanto perplesso di un proprio rinnovato impegno nella politica attiva; ed ancora, anche l’ex consigliere regionale Peppe Sagliocco, o persone a lui vicine, come, ad esempio, l’ex difensore civico Nicola Cantone, sarebbero pronti a scendere nell’agone. Ma, allo stato, la situazione, in questa parte del quadro politico, sembra essere più che statica, praticamente immobile.

Si parla, però, di incontri informali tra D‘Amore e i giovani finiani Rosario Capasso e Gianmario Mariniello. Incontri confermati dall’avvocato aversano e attuale capogruppo consiliare Capasso che, però, specifica: “Se incontrarsi significa incontrarci per strada e scambiare qualche idea, allora ci siamo incontrati, ma nulla di più. Ovviamente, da parte nostra c’è la massima apertura nella costituzione di un terzo polo locale, ma è tutto da concretizzare”. Lo stesso Capasso, parlando dell’Udc e dell’anomalia locale, evidenzia come due esponenti del Gruppo Unico delle Autonomie, Mario Abate e Salvatore De Gaetano, si siano detti, comunque, vicini all’Udc, per cui la partita terzopolista dovrebbe prendere in considerazione anche loro. “Anche per Antonio Farinaro – aggiunge Capasso – contatti non ve ne sono stati, ma, al di là delle nostre attuali posizioni, credo che il cammino, la prospettiva, sia verso quella direzione unitaria con Fli e Api”.

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