AVERSA. Il dato al contempo più sconcertante e più prevedibilein tutta questa vicenda è che, come molti ebbero a dire in tempi non sospetti,al di là delle etichette partitiche, …
… volatili e provvisorie come tutta la politica italiana, la maggioranza su cui poteva potenzialmente contare Ciaramellaè stata sempre molto più ampia dei numeri, già bulgari,raccolti, dal centrodestra cittadino.
Gabriele Vedova, componente dellassemblea nazionale di Sinistra, Ecologia e libertà, il partito di Nichi Vendola, interviene sulla vicenda dellampliamento della coalizione di centro destra al Gruppo Unico delle Autonomie di Santulli e Lama e del coinvolgimento di Giuseppe Stabile quale presidente della commissione consiliare Urbanistica. Due dei tre candidati sindaci in alternativa a Ciaramella continua lesponente vendoliano erano in realtà pecorelle smarrite, per usare una metafora evangelica, candidati in alternativa allattuale sindaconon certo per affermare un diverso progetto politico, ma solo perché era l’unico modo per ritagliarsi uno spazio futuro di contrattazione, esterno, libero daivincoli della coalizione di centrodestra e dalla concorrenza che ci sarebbe stata.
Immediatamente dopo, Vedova sottolinea come anche a livello aversano si sia assistito ad una sorta di campagna acquisti e afferma a muso duro: E’ precisamente questo è quanto si è verificato. Il centrodestra, imploso in tutta la provincia sulla scia delle ben note vicende nazionali, si è affidato, in mancanza di numeri sicuri e di maggioranze salde,alla pratica del calciomercato, ricorrente nella nostra italietta. E quando inizia il calciomercato, si sa, i giocatori più sfruttati, o malconci, o peggio,quellipiù generosi e attaccati alla squadra, vengono messi nell’angolo, in panchina o direttamente sul mercato, per privilegiaregli acquistiche porteranno la squadra a terminare il campionato. E’ questo il messaggio che,con i toni violenti e autoritari delpadre padrone di una qualsiasi squadra di calcio, Ciaramella ha inviato ai suoi ex compagni di viaggio. Qui comando io. Per chi non la pensa così quella è la porta. Per il dirigente dei vendoliani aversani, Ciaramella è sempre più simile, nei tonicome nella vicinanza al baratro, al suo leader Berlusconi. Conuna differenza, sostanziale:qui, nella nostra piccola città, il calciomercato è più semplice. Meno riflettori sono accesi sui cambi di casacca, considerati normali in un contesto dove tutto, immutabilmente,si compie nell’indifferenza generale. Dove l’interesse particolare dei soliti noti trova sempre, in un modo o nell’altro, un porta aperta cui trovarascolto.
Da qui un interrogativo rivolto ai tanti transfughi che sin dal giorno dopo le elezioni amministrative del maggio 2007 sono trasmigrati dal centro sinistra al centro destra come se fosse la cosa più natura ledi questo mondo, come avvenuto per praticamente tutti gli eletti in Progetto Democratico per Aversa che lasciarono il loro leader Stabile praticamente da solo: Di questo vorremmo discutere con i consiglieri Mpa Santulli e Lama, e con quanti, con tanta naturalezza, sono trasmigrati dall’opposizione in maggioranza. Quali sono stati i terminidella contrattazione? Quali gli elementi politici che li hanno convinti a salpare sulla nave, malconcia, del timoniere Ciaramella?.
Vedova illustra il proprio punto di vista sulle circostanze che hanno portato Stabile ad essere nominato presidente della commissione consiliare urbanistica con una presunta rappresentanza delle opposizioni: Sulla vicenda del consigliere Stabile c’è davvero poco da commentare. La motivazione addotta da Ciaramella riguardo alla sua nomina a capo della commissione urbanistica è davvero risibile. Trasparenza. Dopo dieci anni di governo, a un anno dalle elezioni e dopo aver perso 400mila euro per finanziare la trasparenza vera, quella della macchina amministrativa,il nostro sindaco riscopre un vocabolo di cui forse non immaginava neanche l’esistenza e che sicuramente non ha mai utilizzato in passato. Soprattutto, quando è il sindaco a dare la patente di uomo di opposizione a chi sarebbe stato votato per questo, c’è qualcosa che non va. Con chi, il consigliere Stabile si è consultato prima di accettare l’offerta del sindaco? Con quale dei partiti che pure lo sostennero, in preda al delirio forse, alle ultime comunali? Con nessuno. Né dentro né fuori il consiglio comunale. Neha parlato solo con il sindaco. Come faceva qualche tempo fa, quando nel ruolo di suo vice, muoveva i fili del centrodestra. Il suo segnale è inequivocabile: Accettare la presidenza di una commissione cosìdelicata nel momento in cui il centrodestra perde pezzi enumeri, non ha bisogno di commenti.