NAPOLI. Centinaia di studenti inesistenti e false registrazioni di presenze in un istituto scolastico paritario del napoletano, l’Isef di Poggiomarino, che secondo la Procura di Torre Annunziata èil più importante d’Italia.
È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Napoli che giovedì mattina, su esecuzione di un provvedimento disposto dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ha posto sotto sequestro la scuola. Due persone sono state arrestate ed altre sei denunciate per associazione per delinquere.
Secondo l’accusa la scuola aveva centinaia di studenti inesistenti e registrava false presenze e esami “facili” per gli allievi. L’operazione delle Fiamme Gialle è stata coordinata dalla Procura di Torre Annunziata che ha sequestrato la scuola mentre due persone sono state arrestate e altre sei denunciate in stato di libertà.
Gli otto indagati avrebbero “sistematicamente perpetuato negli anni scolastici 2008-2009 e 2009-2010 – spiegano in Procura – una serie ripetuta di condotte fraudolente falsificando le generalità di studenti iscritti ai corsi di studi risultati inesistenti attestando falsamente la presenza degli alunni sui registri di classe”.
L’istituto scolastico IseF, finito nel mirino di una inchiesta condotta dalla Guardia di finanza di Napoli, si era organizzato in modo puntuale per poter permettere agli alunni provenienti da ogni parte d’Italia di raggiungere la scuola di Poggiomarino almeno una volta al mese per la firma dei registri scolastici. Dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata è emerso che era stato perfino organizzato una ‘navetta’ che prelevava e accompagnava gli studenti da e per l’aeroporto di Capodichino. Nelle audizioni eseguite è emerso che uno studente sardo aveva rilasciato dichiarazioni in merito il 25 maggio 2010.
“Oggi è il primo giorno del mese di maggio che frequento l’istituto. Ad aprile sono venuto il 27 o il 28, non ricordo bene. Vengo all’incirca una o due volte al mese. Stamattina sono venuto in aereo insieme ad altri alunni. Siamo arrivati in mattinata a Capodichino dove c’era – dice – un pulmino dell’IseF che ci ha portati a Poggiomarino”. Da quanto emerso dalle indagini lo studente risultava sempre presente in aula. I registri di classe sequestrati nel corso delle indagini, infatti, annotavano un numero di presenze non veritiero soprattuto per gli alunni fuori sede, ma anche note di lezioni mai effettuate. In molti casi, infine, sono state trovate degli appunti sui giornali di classe già precompilati per mesi interi.
Le irregolarità accertate riguardano anche le prove scritte quadrimestrali, i cosiddetti compiti in classe, nonché gli elaborati scritti degli esami di maturità. Uno studente di Frosinone a questo proposito ha dichiarato: “Ci hanno fatto accomodare in una sale, forse una biblioteca, dove c’era una professoressa: costei ci ha consegnato una serie di elaborati che dovevamo copiare e così abbiamo fatto… Preciso che ogni volta mi sono limitato a copiare gli elaborati che mi venivano consegnati dai professori… (all’esame di maturità) devo ammettere che le soluzioni dei quiz circolavano in aula con foglietto che ci passavamo tra di noi studenti”.