Napoli, sparatoria in tabaccheria: baby rapinatore in coma

di Redazione

 NAPOLI. Rapina finisce in sparatoria a Napoli, con un baby rapinatore ferito e ricoverato in gravissime condizioni. E’ successo nella serata di lunedì in una tabaccheria di via Cirillo, nel centro storico del capoluogo.

Due ragazzi, Anthony F. (18 anni il prossimo 12 febbraio) e Alessandro Diana, 19 anni, hanno fatto irruzione nel negozio armati di pistola. Secondo una prima ricostruzione, avrebbero prima puntato l’arma contro il proprietario della tabaccheria per chiedergli l’incasso, poi sparato contro un cane rottweiler che ha tentato di difendere il padrone. L’animale, che il negoziante teneva con sé per difesa viste le altre rapine subite in passato, è stato operato in una clinica veterinaria.

In quel momento nel negozio c’era un poliziotto libero dal servizio, entrato poco prima dei rapinatori. A questi si è qualificato e ha intimato di arrendersi, estraendo la pistola di ordinanza. La tensione è salita fino a che il poliziotto ha sparato contro i due malviventi: Anthony F. è rimasto ferito in modo più grave ed ora è in coma, con prognosi riservata.

Sul posto gli agenti della squadramobile di Napoli che in tarda serata hanno sentito il 19enne Diana, che ha confermato la dinamica dei fatti. Sia lui che l’amico 17enne avevano precedenti, proprio per rapina.

Anche il padre di Anthony F.,Antonio, è un rapinatore, morto il 5 gennaio 1999 mentre tentava di accedere dal sottosuolo ad un ufficio postale del quartiere Scampia. Alla vista dei militari, l’uomo prese la pistola e un carabiniere fu costretto a sparare, uccidendolo. Mentre il fratello Ciro, lo scorso anno, a soli 16 anni, fu ucciso in un agguato di camorra per il quale è stato condannato Ettore Bosti, figlio del boss Patrizio. Il giovane, secondo l’accusa, fu ucciso perché compiva rapina nel territorio dei Bosti senza “permesso”.

da TvLuna

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