CASAL DI PRINCIPE. Un bunker situato a tre metri di profondità quello rinvenuto sotto il cortile interno dellabitazione di Antonio Cangiano, 35 anni, ritenuto affiliato alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi e detenuto in regime di 41bis.
Cangiano fu arrestato lo scorso anno perché accusato di aver minacciato una parente del collaboratore di giustizia Raffaele Piccolo, costringendola, nellagosto del 2009, a rientrare nel comune di Casal di Principe, abbandonando la località protetta in cui si era trasferita.
Il bunker, accessibile da un cucinino dellabitazione di via Taromina attraverso una botola in cemento mossa da un pistone idraulico, potrebbe essere stato utilizzato come nascondiglio per i boss latitanti del clan camorristico.
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