CASERTA. Lassessore provinciale alle politiche sociali Gimmi Cangiano commenta gli ultimi, preoccupanti, dati Istat sulla disoccupazione giovanile.
Una premessa, ho evitato di commentare a caldo il rapporto Istat 2010 per poter meditare più opportunamente su dati e cifre che sono lo specchio più fedele dello stato dellarte del mondo del lavoro in Italia e in provincia di Caserta. Dico da subito ha dichiarato Cangiano – che il 28,9% di disoccupazione nel Paese è un dato tremendamente preoccupante e ancor più preoccupanti sono i numeri relativi ai disoccupati di Terra di Lavoro. La disoccupazione cè, nessuno osa negarlo, ed è un vulnus sempre più aperto nel corpo di questa provincia; però, non posso condividere e non condivido affatto il jaccuse che qualcuno ha subito prodotto contro questa lamministrazione. Perché la giunta Zinzi ha spiegato il giovane assessore provinciale – non sta lesinando sforzi in questo settore e non può certo essere accusata di una situazione atavica, che si nutre di tanti guasti del passato, che noi abbiamo semplicemente ereditato. E ovvio, ribadite tali premesse, che lente provincia abbia perciò sin qui svolto più politiche passive che attive, in considerazione dellemergenza mai chiusa, delle crisi maturate ed aggravatesi negli anni, di una contingenza nazionale e mondiale che condiziona pesantemente la situazione socio-economica di tutto il mondo. Posso innanzitutto dire con chiarezza: la provincia ha un ruolo politico-istituzionale sicuramente importante ma non può certo risolvere da sola il problema; e, poi, posso aggiungere con fierezza: noi ci siamo, noi siamo attenti, siamo presenti ad ogni Tavolo, siamo parte integrante di ogni crisi e lavoriamo incessantemente alla soluzione di tutti i problemi che quotidianamente vive questo territorio. Mai come ora, lente provincia cè ed è parte attiva di tutte le agende aperte sul mondo del lavoro casertano.
Certo ha proseguito Cangiano – ora occorrono politiche attive e, a questo scopo, noi stiamo interagendo con il Governo nazionale e con quello regionale: per dare più incentivi alla occupazione, per attivare ed attuare limpegno del Governo centrale sul nostro territorio, per programmare latteso sviluppo economico di questa provincia. Sin dal nostro insediamento, sollecitiamo una sempre maggiore attenzione del Governo nazionale su questo territorio. Vale a dire che siamo attenti allagenda imminente del Governo: alla nuova definizione dellimpegno degli ammortizzatori sociali in deroga, alla piena attuazione del piano nazionale per loccupazione e loccupabilità dei giovani; aspettiamo con ansia le nuove iniziative di spesa deliberate dallo stesso governo Berlusconi in materia di promozione dellapprendistato nei lavori tradizionali e manuali dellartigianato, contro la dispersione scolastica e a sostegno di lavoratori svantaggiati e disoccupati di lungo periodo; siamo ancora più attenti al varo di quelle politiche di formazione che possano finalmente permettere lingresso dei giovani nel mondo del lavoro e la definizione di figure lavorativi in linea con i tempi e con le esigenze del singolo territorio. Più di tutto, continuiamo a chiedere che il Governo nazionale adotti finalmente per il lavoro di questo territorio quel modello Caserta perfettamente riuscito e vincente contro la criminalità. Qui più che altrove il Governo, unitamente a regione, parti sociali, scuola, provincia, etc, deve poter promuovere il maggiore accesso dei giovani nel mondo del lavoro con intese specifiche di settore e regionali dellapprendistato; va attuato il credito dimposta per lassunzione di giovani (e di donne); va migliorato e rafforzato lorientamento e la formazione. Va, inoltre, data una risposta organica alla necessità di lavoro, attraverso uno scambio virtuoso tra l’incentivazione alle imprese in cambio di nuovi posti di lavoro, con contratti che possono essere anche più flessibili e vanno investite le risorse disponibili direttamente a favore delle imprese.
Sul tema della formazione ha concluso Cangiano questa va pensata ed attivata nelle sue tantissime forme possibili, con particolare riguardo alla formazione on the job. Cè di più. Con tutti gli interlocutori del mondo del lavoro, poi, occorrerà intendersi sul tema e puntare decisamente anche ad una formazione continua, sempre più interna alle aziende, e scommettere su di una formazione concordata con quelle stesse aziende.