CASERTA. Giovanna Maietta, presidente dell associazione Caserta Bene Comune, interviene dopo lappello lanciato da Franco Capobianco di salvare i finanziamenti che il governo Bassolino aveva messo a disposizione del Macrico, nellambito della progettazione dei festeggiamenti dei 150 anni dellUnità dItalia.
Che il centrodestra della Regione tiene sotto chiave i soldi del Macrico, è risaputo. La strategia è stata quella di boicottare lamministrazione comunale di Caserta targata centrosinistrasolo per una speculazione politica. Anteponendo lantagonismo politico, ancora una volta, l’amministrazioneregionale guidata da Stefano Caldoro sta togliendo, con la complicità di certi consiglieri regionali nostrani, un grande opportunità ai casertani. E arrivato però il momento che nessuno può più nascondersi ed il tavolo chiesto dallex consigliere Capobianco per salvare il Por di 40 milioni di finanziamento si deve fare al più presto, perché mai come adesso subentra una questione di responsabilità. Deve pronunciarsi il governatore Caldoro e dire chiaramente se vuole intraprendere un cammino istituzionale per risolvere definitivamente il tormentone che più sta a cuore ai casertani. Di mezzo cè solo linteresse della città e con i 40 milioni della Regione si può ripensare ad una nuova formula di partenariato, con la Chiesa che questa volta deve scendere in campo direttamente. La Chiesa è sinonimo di garanzia e se sarà chiamata in causa per concludere gli accordi che si andranno a stipulare seriamente, non solo non si tirerà indietro ma darà un contributo determinante. Listituto di sostentamento del clero ha tutto linteresse a cedere larea militare dismessa alla città. Ma ancora una volta si fa solo ostruzionismo, per poi mettere una pietra tombale sul Macrico.
Quei finanziamenti specifica Giovanna Maietta sono destinati alla nostra città e non può essere dato un nuovo indirizzo per il loro utilizzo. Sarebbe una cosa grave ed uno schiaffo pesante a noi casertani. Non possiamo essere privati di indispensabili fondi per unopera da realizzare nellinteresse di tutti, anche della politica, che non ha mai dato risposta. Negli ultimi quindici anni si è solo riusciti a fare del Macrico un cartello elettorale, con tentativi di speculazione edilizia avvalorata da tutte le parti politiche inscenando da un lato il grande parco urbano e dallaltro disegnando progetti di edificazione, ma a prescindere da quello che è stato, il mancato finanziamento regionale sta a significare labbandono del polmone verde della città con il ritorno del project financing o progetto Boeri già costato migliaia di euro per disegnarlo sulla carta.