“No al Consorzio Idrico”, Udc raccoglie firme

di Redazione

Anna MeleCESA. Una raccolta firme per chiedere la revoca del provvedimento di affidamento della gestione delle acque comunali al Consorzio idrico.

E’ quanto stabilito dalla locale sezione dell’Udc che, domenica 16 gennaio, dalle ore 9 alle ore 13, sarà presente in piazza De Michele per raccogliere le sottoscrizioni della proposta di iniziativa popolare di revoca del provvedimento di affidamento ai sensi dell’ex articolo 50 della Costituzione e dell’ex articolo 33 dello Statuto comunale.

“Ormai a Cesa – afferma Anna Mele, coordinatore cittadino del partito dello scudocrociato – si è capito che la questione acqua diventa sempre più una patata troppo bollente per l’Amministrazione e noi dell’Udc non facciamo sconti, anzi stiamo portando avanti la nostra battaglia, che è di tutta la cittadinanza, che è quella di non condivisione della scelta del Comune di affidare il servizio idrico al Consorzio ‘Terra di Lavoro’”.

Già lo scorso 7 gennaio, – spiega Mele – abbiamo protocollato una lettera in cui chiedevamo la revoca, in via di autotutela, dei ruoli per le acque reflue non ancora riscossi ed il rimborso di quelli già esatti illegittimamente per evitare un aggravio sulle casse comunali in caso di procedure legali e di revocare l’affidamento del servizio idrico integrato e manutenzione reti idriche. Peraltro, vi è stato in tal senso anche parere sfavorevole dell’Authority per la concorrenza che è stata interpellata dal Comune di Cesa nel gennaio del 2010”.

Occorrono 800 firme – afferma la coordinatrice dell’Udc – affinché il sindaco sia obbligato a portare la proposta in Consiglio comunale, pertanto invitiamo tutti a venire a firmare per porre fine a questa vergognosa scelta che danneggerà tutti e ce ne renderemo conto quando arriveranno le prime bollette. A proposito, – conclude Mele – nessuno si illuda di rientrare nel primo scaglione, rientreremo tutti nell’ultimo scaglione, e poi non ci dimentichiamo che, oltre all’acqua, dobbiamo pagare le acque reflue che in genere corrispondono all’acqua consumata, per cui raddoppieranno gli importi in bolletta”.

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