PARIGI.La Renault ha licenziato tre manager dopo aver scoperto che questi avrebbero diffuso informazioni riservate su un progetto relativo all’auto elettrica.
I top manager, secondo le accuse contenute in una dichiarazione dell’avvocato della casa automobilistica francese, Christian Husson, “hanno consapevolmente e intenzionalmente messo in pericolo la compagnia”. L’azienda ha innalzato così l’allarme del governo sullo spionaggio industriale. Un portavoce dell’azienda ha riferito che i dirigenti sono stati sospesi lunedì nell’ambito di un’inchiesta aperta lo scorso agosto.
“Un incidente grave, per cui l’espressione di guerra economica è appropriata”. Il ministro dell’Industria francese, Eric Besson, è intervenuto così, parlando alla radio transalpina Rtl, sul caso di spionaggio industriale che ha coinvolto la Renault. Secondo quanto ha detto dal ministro “il caso sembra riguardare” lo sviluppo di un’auto elettrica, una delle priorità principali dell’amministratore delegato di Renault, Carlos Ghosn. L’incidente, per il ministro, “dimostra ancora un volta i rischi di spionaggio industriale e di intelligence aziendale che le nostre compagnie affrontano”. La Renault è in parte di proprietà statale.
“Ci sentiamo come se stessimo vivendo in un incubo”, ha detto al quotidiano Le Figaro un funzionario della casa automobilistica francese. L’avvocato del gruppo ha parlato di “una serie di elementi concordanti” contro i tre dirigenti dell’azienda. “Per Renault – ha aggiunto Husson – si tratta di fatti molto gravi che riguardano persone in posizioni particolarmente strategiche nell’azienda che giustificano la decisione di sospenderli, al fine è proteggere, senza attesa, gli asset strategici, intellettuali e tecnologici, della nostra azienda”.
Secondo i media francesi, uno dei sospettati fa parte del team di 30 direttori che risponde direttamente al presidente di Renault, Carlos Ghosn. Insieme al suo partner strategico, Nissan, la casa francese ha già speso circa 4 miliardi di euro per lo sviluppo del progetto dell’auto elettrica. Nissan, la costola giapponese del gruppo, ha presentato nei mesi scorsi la Leaf, auto elettrica “rivoluzionaria”, tanto da meritare – per la prima volta nella storia per un’auto ecologica – il riconoscimento di “auto dell’anno”. Al momento non è ancora chiaro chi avrebbe beneficiato delle informazioni divulgate dai tre top manager, se una casa concorrente o un potenziale fornitore di batterie per le auto.