Sakineh, speranza per annullameto dell’esecuzione

di Redazione

Sakineh Mohammadi-AshtianiTEHERAN. Non è escluso che la sentenza di lapidazione per Sakineh Mohammadi-Ashtiani, già sospesa nel luglio scorso, possa essere annullata, secondo un responsabile della magistratura iraniana citato oggi dall’agenzia semiufficiale Fars.

“Tutto è possibile” ha detto il capo dell’apparato giudiziario della provincia dell’Azerbaigian dell’Est, Malek Ajdar Sharifi, quando un giornalista gli ha chiesto se la sentenza possa essere annullata. La provincia dell’Azerbaigian dell’Est ha come capoluogo Tabriz, dove Sakineh è imprigionata. “Nei casi in cui un omicida confessi chiaramente il suo crimine e le prove confermino la confessione – ha detto Sharifi – è facile emettere un verdetto. Ma in questo caso, in cui l’accusata nega o giustifica le sue azioni e ci sono dei punti oscuri nelle prove, il procedimento può prolungarsi nel tempo”.

Sakineh è stata condannata alla lapidazione per adulterio, con sentenza appunto sospesa la scorsa estate. Ma è ancora in attesa di giudizio per l’accusa di complicità nell’uccisione del marito, un’imputazione che potrebbe costarle la condanna all’impiccagione. Secondo alcune fonti di stampa, la condanna all’impiccagione per omicidio sarebbe stata commutata in dieci anni di reclusione nel 2007 dalla Corte d’appello. Nessuna autorità, tuttavia, ha ufficialmente confermato questa notizia.

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