TUNISI. Si sono conclusi intorno alle 4 del mattino gli scontri intorno al palazzo dell’ex presidente Ben Ali, a Cartagine, fra l’esercito e le milizie che facevano capo al suo ex consigliere per la sicurezza, Ali Seriati.
A prevalere sarebbero stati i militari dell’esercito. Intanto, la vita nella capitale sembra riprendere una parvenza di normalità. Avenue Bourghiba, intorno alla quale domenica sono durate per ore le sparatorie tra le forze dell’ordine e alcuni cecchini, continua ad essere presidiata, ma la gente è tornata a percorrerla normalmente. Lunedì è attesa la presentazione ufficiale del nuovo governo di unità nazionale formato dal premier Mohammed Ghannouci.
Il presidente tunisino Ben Ali e la moglie avrebbero lasciato la Tunisia in rivolta portando via una tonnellata e mezza di oro. Lo scrive oggi il quotidiano francese Le Monde nella sua edizione on line, aggiungendo che, stando ai servizi segreti francesi, Ben Ali non si aspettava una caduta così brutale ed è stato destituito direttamente dall’esercito tunisino. Sempre secondo informazioni dei servizi segreti francesi, la moglie del presidente sarebbe partita per Dubai e dopo si è trasferita a Gedda, in Arabia Saudita.
Il primo ministro tunisino ha annunciato la composizione del nuovo governo, composto da ex ministri e anche da membri dell’opposizione, e ha annunciato che l’esecutivo è impegnato a liberare tutti i prigionieri politici, sperando di disinnescare le protesta e neutralizzare gli uomini armati fedeli all’ex presidente, mentre anche oggi sono continuate le proteste nella capitale. I ministri della Difesa, dell’Interno, delle Finanze e degli Affari Esteri manterranno i loro dicasteri nel nuovo governo, ma nell’eecutivo entreranno leader dell’opposizione, tra cui Najib Chebbi, fondatore del Partito Progressista Democratico, ha detto oggi il premier Mohamed Ghannouchi.
Il premier ha annunciato la costituzione del governo di unità nazionale durante una conferenza stampa, dopo che la scorsa settimana il presidente tunisino Zine al-Abidine Ben Ali è stato deposto a seguito di una rivolta popolare. Ghannouchi ha nominato Chebbi ministro dell’opposizione regionale. Altre figure dell’opposizione, come Ahmed Ibrahim e Mustafa Ben Jaafar, avranno posti ministeriali, ha detto il premier.