GRICIGNANO. Ancora racket delle estorsioni, ancora vittime imprenditori che hanno fatto del lavoro sodo e della qualità dei propri prodotti una scelta di vita, ripagata da una folta e affezionata clientela.
Sono stati sette i colpi di pistola esplosi insieme ad almeno un paio di scariche di fucile da caccia contro le saracinesche del Bar Pasticceria Dom Perignon, uno dei più noti nellagro aversano. Era da poco passata luna dellaltra notte, quando il silenzio è stato rotto da una rapida esplosione di colpi di arma da fuoco. Pistole, calibro 7,65, e fucili da caccia hanno raggiunto le saracinesche del bar pasticceria ubicato in via San Salvatore, a Gricignano di Aversa, a cavallo con Carinaro. Ad esploderli, secondo i carabinieri del reparto territoriale di Aversa che in collaborazione con quelli della locale stazione, coordinati dal capitano Domenico Forte, indagano sullepisodio, almeno due o tre uomini a bordo di unautovettura che si sarebbe, subito dopo, allontanata a forte velocità. I locali che ospitano il bar pasticceria sono al pian terreno di un palazzo di tre piani abitato da diverse famiglie, alcune delle quali hanno intuito quanto era presumibilmente avvenuto. Non si trattava di botti rimanenza del capodanno appena trascorso, ma, inequivocabilmente, di colpi di arma da fuoco.
Immediato, quindi, lallarme con una telefonata ai carabinieri della stazione di Gricignano e alla proprietaria, I.I., 50 anni, di Aversa, che ha riferito ai militari di non aver mai subito richieste estorsive di alcun tipo, anche se le indagini sono aperte per far luce su questa vera e propria spedizione punitiva che ha portato al danneggiamento delle serrande e delle vetrine del bar che raccoglie numerosi avventori non solo da Gricignano ma da diverse zona dellagro.
Insomma, il 2011 rischia di iniziare così comera terminato il 2010, con i commercianti della zona aversana stretti nella morsa del racket, un settore tra i più redditizi per lorganizzazione camorristica egemone nellagro aversano, quella del clan dei casalesi.