Il Comune chiede 200mila euro alla Gmc

di Antonio Taglialatela

 GRICIGNANO. L’avvocato Francesco Casertano, responsabile del contenzioso legale, è stato incaricato dalla commissione straordinaria per far conseguire al Comune di Gricignano il diritto di credito nell’ambito della procedura fallimentare della Gmc, …

… la società mista, oggi in liquidazione, che dal 2003 al 2005 si è occupata del servizio di raccolta rifiuti nella cittadina e finita al centro di note vicende giudiziarie per la sua componente privata, la “Flora Ambiente”, gestita di fatto dai fratelli Sergio e Michele Orsi(quest’ultimo ucciso a Casal di Principe in un agguato nel 2008), che è risultata avere legami con il clan camorristico dei Casalesi.

La Gmc, tra l’altro, rientra tra le motivazioni dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche dell’amministrazione comunale, giunto nell’agosto 2010, in particolare per “procedure anomale” nella gara che portò la ditta “Flora Ambiente” ad essere il partner privato della società mista, oltre alla collusione della stessa ditta con ambienti della criminalità organizzata.

Dopo la revoca dei servizi, nel 2005, da parte dell’allora amministrazione comunale, restava la questione del sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti, realizzato, all’epoca della prima emergenza rifiuti, in località “Fusaro”. Per la gestione esercitata in quel periodo la Gmc chiese la cifra di 956mila euro, che il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il 14 aprile 2008, ingiunse il Comune a pagare. Da parte sua, l’Ente non solo si oppose all’ingiunzione (su questo punto bisognerebbe comprenderne i motivi) ma chiese la somma di 191mila euro che la Gmc avrebbe dovuto versare al Comune per il periodo compreso tra il gennaio 2005 e il marzo 2007. Si arrivò al 22 maggio 2009 quando la Gmc ritenne inammissibile la richiesta del Comune poiché la società era ormai in liquidazione e dichiarata fallita con sentenza del tribunale di Santa Maria Cv del 17 dicembre 2008.

Lo scorso 20 settembre, l’avvocato Valerio Recinto di Napoli, che ha curato la difesa dell’Ente, ha informato la commissione prefettizia sulla situazione, ottenendo oggi il via libera per azionare la relativa pretesa in sede di ammissione al passivo, anche eventualmente tardiva, della società Gmc.

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Redazione
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