NAPOLI. La Camera ha approvato con 359 sì, 187 no e 3 astenuti il decreto sui rifiuti in Campania, dopo il via libera registrato il giorno prima al Senato, che dunque passa alla firma del Capo dello Stato in vista della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Hanno votato a favore del provvedimento Pdl, Lega e Udc. No da Pd e Idv. Accolti gli ordini del giornodell’opposizione a prima firma Cosenza, Porfidia e Iannuzzi.
La legge, approvata con 329 voti a favore e 187 contrari, prevede tra l’altro lo stanziamento di 150 milioni di euro dai fondi per le aree sottoutilizzate Fas per bonifiche ambientali, la costruzione di termovalorizzatori, la possibilità di trasportare in altre regioni i rifiuti che non è possibile smaltire in Campania.
Una “normalità” efficiente e condivisa: questo l’obiettivo secondo il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, intervenuta con una nota in merito all’approvazione definitiva del dl rifiuti Campania oggi alla Camera. “In tale ottica – afferma Prestigiacomo – vanno lette le modifiche apportate al provvedimento nel corso dell’esame parlamentare, e condivise dal Governo, che puntano ad un ulteriore snellimento e accelerazione dell’iter per la costruzione degli impianti. Al medesimo obiettivo punta anche lo stanziamento di 150 milioni di euro di fondi Fas – aggiunge – per la realizzazione dei piccoli impianti di trattamento che servono, specie in questa fase di transizione, per ridurre ulteriormente i volumi conferiti nelle discariche”.
Una riduzione essenziale che passa in primo luogo per l’incentivazione della raccolta differenziata “che io ritengo – dice il ministro – la vera chiave di volta del problema rifiuti nel nostro paese”. “Ma puntiamo anche – sottolinea Prestigiacomo – ad una normalità condivisa perché la soluzione del problema rifiuti non può passare per una conflittualità fra le istituzioni del territorio”.
“Obiettivo di questo decreto – prosegue la responsabile dell’Ambiente – non è quello di dividere, né di creare frizioni fra le istituzioni locali, bensì quello di aiutare la Campania a superare i ritardi e a innescare nel più breve tempo possibile un regime virtuoso di trattamento e smaltimento dei rifiuti in un sistema di collaborazione fra le diverse competenze locali e fra queste e lo Stato. Penso – conclude Prestigiacomo – che questo obiettivo, anche grazie al costruttivo confronto che si è svolto in Parlamento, sia stato raggiunto”.
La legge è stata invece criticata da Legambiente, secondo cui “si continua nella logica delle deroghe e delle nomine dei commissari e di fatto per decreto si stabilisce che l’emergenza diventi infinita… con il rischio che tutto ciò possa deresponsabilizzarli nell’azione fondamentale volta alla riduzione e alla raccolta differenziata di qualità”.
Nel decreto, ricordiamo,è stata eliminata la Cava Mastroianni di Caserta dalla mappa delle discariche.