CASERTA. Michele Iovine, 53 anni, avvocato civilista di Casal di Principe, cugino e testimone di nozze del superboss dei casalesi Antonio Iovine, alias O Ninno, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta.
Loperazione è scaturita da approfondimenti investigativi finalizzati chiarire le dinamiche e gli appoggi logistici utilizzati dal boss Giuseppe Setola, capo dellala stragista dei casalesi, nel periodo della propria latitanza dallaprile 2008 al gennaio 2009. Laccusa per Michele Iovine è favoreggiamento personale aggravato dallaver agevolato il clan camorristico del casertano.
Nel corso delle indagini svolte per la cattura di Setola (arrestato esattamente due anni fa, il 14 gennaio 2009), è emerso che Iovine si era prodigato, in concorso con altri co-indagati già arrestati e condannati (tra cui il fratello Riccardo Iovine, arrestato insieme a Setola), per permettere lo spostamento del boss subito dopo che era sfuggito alla cattura due giorni prima dal covo di via Cottolengo a Trentola Ducenta e per individuare un altro rifugio a Mignano Montelungo, dove poi fu arrestato.
Lordinanza di custodia cautelare si fonda essenzialmente sulle intercettazioni telefoniche attivate a partire dal dicembre 2008 fino al 14 gennaio 2009. Dallascolto emergeva che lindagato era ben a conoscenza delle vicende del clan e del gruppo Setola in particolare, poiché commentava circostanze relative allomicidio di Michele Orsi (ucciso il 1 giugno 2008 davanti ad un bar a Casal di Principe) ed alla scarcerazione di Setola per ragioni di salute grazie allintervento dei legali e del perito. Dopo la fuga dal covo di Trentola Ducenta, poi, si ascoltarono allarmate conversazioni volte a soccorrere Setola ed a procurargli un rifugio fuori zona. In una di queste si fa riferimento anche alla visita fatta a Setola nel pomeriggio del 13 gennaio presso unabitazione di Casal di Principe, in via Tintoretto, nella quale lindagato si sarebbe recato con il fratello medico. Dalle conversazioni della notte successiva si aveva poi la conferma che Setola era in via di trasferimento al covo di Mignano Montelungo dove sarà arrestato il giorno dopo intorno alle 15.30 dai carabinieri di Caserta sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia. Lo stesso Riccardo Iovine, nel suo interrogatorio, aveva confermato di essere stato chiamato dal fratello Michele per prestare aiuto a Setola in quei giorni frenetici.
Michele Iovine, tra laltro, si rese protagonista di un singolare episodio nel febbraio 2010 in occasione della presentazione del libro O Cecato, dedicato a Setola, alla libreria Feltrinelli a Napoli. Luomo si avvicinò con piglio risoluto alla giornalista del quotidiano Il Mattino, Rosaria Capacchione, e proferì nei suoi confronti poche frasi, con toni decisi e risentiti, per alcuni articoli scritti dalla cronista a proposito di suo fratello Riccardo. In maniera paradossale, lavvocato rivendicava pubblicamente linnocenza del fratello in quella vicenda, pur sapendo di esserne stato il principale protagonista.