ROMA. Pierluigi Bersani chiede che la sua relazione venga messa ai voti, dopo un richiamo all’unità del partito, ma il Movimento democratico dichiara che gli voterà contro.
L’annuncio, a nome dei Modem, di Paolo Gentiloni, responsabile della comunicazione del Pd, al termine del suo intervento ha dato il via ad una convulsa giornata della direzione del Pd. Gentiloni ha criticato l’impostazione della relazione di Bersani, a partire dalla questione Fiat: “Dobbiamo stare – ha domandato – dalla parte di Marchionne? Non è questo il punto. Ma il Pd dovrebbe essere a sostegno del ‘si’ all’accordo di Mirafiori in maniera esplicita”.
Per quanto riguarda poi il tema delle alleanze, Gentiloni ha invitato il partito ad “evitare di rinchiudersi all’angolo”. “È giusto guardare avanti – ha proseguito riferendosi all’invito fatto da Bersani e da Franceschini – però dobbiamo farlo sapendo che l’accordo con il terzo polo non c’è e in ogni caso non ci garantisce sulla possibilità di iscrivere in questa ricerca dell’accordo la limpida forza riformista che noi rappresentiamo». Infine Gentiloni ha affrontato il tema del voto finale: «Io avrei esclusa l’esigenza – ha spiegato – di un voto finale Bersani tuttavia lo chiede e noi anticipiamo a questo punto la nostra decisione di votare contro”.
Subito dopo la svolta con le dimissioni di Gentiloni e di Beppe Fioroni (responsabile Welfare) che hanno rimesso il loro mandato dopo che Gianclaudio Bressa, esponente di Area dem, ha invitato coloro che non sono d’accordo con Bersani a dimettersi dagli incarichi. “Se le cose stanno così siamo pronti – ha detto Fioroni intervenendo in direzione – a rimettere il mandato”.