Moffa: “In arrivo parlamentari da Udc e Fli”. Polemica su “compravendita”

di Redazione

Silvano Moffa con Gianfranco FiniROMA.Sia tra i centristi che tra i finiani c’è chi è pronto a sostenere il governo Berlusconi. E’ il pensiero di Silvano Moffa, leader in pectore del “gruppo dei responsabili” che appoggia l’esecutivo, anche se da Udc e Fli viene criticata con forza la “compravendita di parlamentari”.

Per lo scudocrociato parla il segretario Lorenzo Cesa: “Assistiamo con grande sconcerto al toto-acquisti di parlamentari, condito da un’opera sistematica di disinformazione. Siamo perplessi perché avevamo sperato che nella maggioranza maturasse una consapevolezza reale dei problemi del Paese, delle sue difficoltà e della necessità di nuovi e più corretti rapporti tra maggioranza e opposizione”. Cesa annuncia che l’Udc “concerterà con i partiti del nuovo Polo l’assunzione di atteggiamenti coerenti sul piano parlamentare: dal caso Bondi al trattato militare Italia-Brasile e a tutti i principali temi sul tappeto, si intensificherà un coordinamento tra Udc, Fli, Api, Mpa e Liberal democratici”.

Tra i finiani a mettere in guardia Moffa è Benedetto Della Vedova:”Questo spettacolo del calciomercato di gennaio non è esaltante. Per quel che ne so io non c’è nessuno pronto ad entrare in maggioranza. Quelli che vengono chiamati in causa poi smentiscono. Forse Moffa, per darsi una giustificazione, spera di poter contare sul altri che lo seguano nella sua scelta. Ma è bizzarro che il futuro del governo e dell’Italia ruoti attorno alle scelte di Moffa. Il fatto – aggiunge il vicecapogruppo di Futuro e Libertà – è che Berlusconi ha scelto di rifiutare la nostra proposta di un governo forte e adesso ci troviamo con la maggioranza Bossi, Berlusconi, Scilipoti e Moffa. Ma che il futuro del Paese, nei prossimi mesi si giochi sulla possibilità di trovare un altro Scilipoti o un altro Razzi e che si prescinda dalla reale forza politica del governo mi lascia senza parole”.

Duro affondo dall’Italia dei Valori: “Il premier – dice il capogruppo alla Camera Massimo Donadi – è uno squallido imitatore di De Pretis. Il trasformismo di De Pretis, però, era una esempio di coerenza e rettitudine politica se paragonato a questa squallida compravendita di parlamentari messa in atto da Berlusconi. Il premier non s’illuda: la sua stagione politica è finita e non basterà l’acquisto di qualche deputato per garantirgli la stabilita”.

A respingere le critiche è Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl:”Mentre le vecchie e nuove opposizioni sono sempre più divise su tutto, come dimostra la vicenda di Mirafiori, la maggioranza va avanti con le riforme di cui il Paese ha bisogno”.

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